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Istituito a Caronia il primo laboratorio di ricerca e osservazione scientifica sui cambiamenti climatici e dissesti idrogeologici del territorio dei Nebrodi

(26 Feb 10)

Nasce a Caronia il primo laboratorio di ricerca e osservazione scientifica sui cambiamenti climatici e dissesti idrogeologici rivolto al territorio dei Nebrodi.  Questo è quanto stabilito in seguito ad un accordo di collaborazione tra il Parco dei Nebrodi e il Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia S.c.p.a. firmato a fine gennaio scorso.

Il protocollo d'intesa, sottoscritto dal Commissario Straordinario dell'Ente Parco dei Nebrodi, Antonino Ferro, e dal Presidente del Parco Scientifico e Tecnologico, Antonino Felice Catara, mira a sviluppare congiuntamente non solo attività a supporto del tessuto imprenditoriale, incentivando le risorse locale, ma soprattutto puntare su un'azione rivolta a mitigare i rischi idrogeologici attraverso un vero e proprio laboratorio di ricerca e osservazione scientifica dei cambiamenti climatici. "Questo protocollo d'intesa tra i due Enti esprime un alto valore strategico – spiega il Commissario Straordinario dell'Ente Parco Antonino Ferro – che ha dato l'opportunità di istituire a Caronia un vero e proprio centro di ricerca scientifica, capace di monitorare i rischi di dissesto idrogeologici del territorio. Il laboratorio di ricerca scientifica sarà dotato a breve di avanzate attrezzature tecnologiche e altamente sostenibile per fornire una condizione unica per lo studio sulle condizioni geo-morfologiche del territorio dei Nebrodi e per pianificare un'utilizzazione armonica dello spazio ed un equilibrio tra popolazione, esigenze di sviluppo economico, servizi ed ambiente fisico, nonché di gestione ambientale". I due Enti hanno avviato presso la sede dell'Ente Parco di Caronia, progetti comuni di ricerca per lo studio dei cambiamenti climatici e ambientali, della  geologia e dei fenomeni sismici. Non ultimo sul dissesto idrogeologico che rappresenta per i Nebrodi un problema di notevole rilevanza, visti gli ingenti danni arrecati in questi ultimi mesi. "È ora di comprendere – afferma il presidente del PST Sicilia, Antonino Catara – che il limite principale a qualsiasi azione economica è l'ambiente. E che solo se sarà rispettato questo limite si potranno evitare ulteriori disastri. Il raggiungimento di questo obiettivo – continua – passa attraverso strumenti e tecnologie di monitoraggio e di analisi validate, indispensabili per ogni ragionevole misura di prevenzione e mitigazione del rischio. Ma parallelamente occorre sviluppare la cultura dello sviluppo sostenibile quale strumento insostituibile e condiviso tra istituzioni, società civile, culturale e scientifica. Solo in tal modo sarà possibile affrontare i grandi temi del corretto uso del suolo, della tutela delle acque, dei rifiuti, dell'energia, dei cambiamenti climatici, della biodiversità. Il Parco scientifico e Tecnologico della Sicilia – conclude Catara – è impegnato a realizzare questo obiettivo, attraverso il suo network di relazioni nazionali e internazionali". I due Enti hanno avviato tra l'altro progetti comuni di ricerca consentendo così di ampliare i campi di studio, realizzando delle attività di marketing strategico per la promozione e valorizzazione del territorio dei Nebrodi. Il Parco Scientifico e Tecnologico esprime tra le priorità e gli obiettivi la promozione di un sistema economico basato sulla conoscenza e sulla qualità. Attrarre inoltre nuovi investimenti per la creazione di nuove imprese e si impegna ad offrire i propri servizi di assistenza promovendo periodicamente audit aziendali, ricerche scientifiche e attività di marketing per la promozione del territorio. 

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