Nella bottega già del suo trisnonno, Gipi dei Malvisi recupera il legno dei suoi boschi ricavandone mobili scolpiti e intarsiati, cornici, taglieri, giocattoli e attrezzi di vita contadina. Seguendo le orme del bisnonno, intreccia filo di ferro e crea cesteria e oggettistica, portavasi, portabottiglie, mannequinnes, bugie, finiti con cera d'api e olii.
A cura di Gipi dei Malvisi, agricoltore, cestaio, intrecciatore, ebanista e costruttore