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Gazzuolo

Inquadramento storico e territoriale

Gazzuolo, sorge sulla sponda destra del fiume Oglio. La sua etimologia (Vadiolum o Vadolium piccolo guado o guado d'Oglio) ne sottolinea la felice posizione.

Il comune che ha un'estensione di 2.236 ettari, si trova a 22-25 m sul livello del mare ed è attraversato dalla Statale Sabbionetana 420. Da Mantova, alla cui provincia appartiene, dista 20 Km. La diocesi, invece, da tempo immemorabile è Cremona. Gli abitanti sono poco più di 2.400, dei quali circa la metà risiede nella frazione di Belforte. Altre frazioni molto meno popolose sono Pomara (il cui nome deriva dal fatto che i Gonzaga, avevano in quel luogo un meleto, nel quale vi si produceva una varietà di mele di lunga conservazione, adatta ad essere consumata durante le compagne militari), Nocegrossa, e parte di Bocca Chiavica.

Belforte si trovava al tempo dei Romani sulla Via Cava, la strada vicinale cremonese che da Mantova si collegava a Bedriacum (l'attuale Calvatone) e quindi alla Postumia.

Belforte fu un luogo fortificato sin dal primo medioevo e per alcuni secoli borgo franco, ma le pestilenze del secolo XIV ridussero a tal punto la popolazione, da accettare l'unione con Gazzuolo. Nel 1415 i Gonzaga ne demolirono il castello, che sorgeva sull'altura della Motta, perchè ospitava nemici Guelfi.

Il territorio del comune fu sede di popolazioni palafitticole verso il 2000 a.C. e poi successivamente di Etruschi e Romani. Successivamente passò ai Longobardi, il cui re Desiderio lo cedette nel 759 alla potente abbazia benedettina di Leno (Bs). Il capoluogo nel 1185 conobbe le ire di Federico Barbarossa e nel 1300 i saccheggi di Guelfi e Ghibellini. Passò ai Gonzaga nel XV secolo con la divisione degli stati stessi, avvenuta dopo la morte del Marchese Ludovico, che nel 1478 assegnò Gazzuolo a Gianfrancesco, figlio prediletto pure dalla madre Barbara del Brandeburgo. Questi lo fortificò ed abbellì con numerose costruzioni, tra cui il castello. Nacque così la Signoria di Gazzuolo, che nel 1565 ottenne il titolo di Marchesato.

La piccola corte ospitava letterati ed artisti tra i più rinomati del tempo, quali Ludovico Ariosto, Torquato Tasso, Matteo Bandello, Baldassarre Castiglione, Muzzarelli, Pier Jacopo Alari Bonacolsi, detto l'Antico (nato a Bozzolo e vissuto a Gazzuolo) ed altri. Nel 1552 il Marchesato di Gazzuolo veniva incorporato nel Ducato di Mantova, di cui ne seguì le sorti con successiva decadenza e rovina.

Nel 1702, durante la dominazione austriaca, il castello veniva minato e distrutto definitivamente qualche anno dopo.

Fino al 1722, per quasi tre secoli, Gazzuolo fu sede di pretura e vantava un distinto collegio notarile, che ebbe vita dal 1415 al 1767. Ritornò alla ribalta storica nel periodo risorgimentale, quando divenne luogo di riunione dei fuoriusciti mantovani, che formarono poi la valorosa colonna dei bersaglieri mantovani di Carlo Alberto.

Cessata la dominazione austriaca, nel 1866 incominciò a funzionare l'Amministrazione civica di cui fu primo sindaco il perito Luigi Mainoldi (1866-1873).

Negli anni sessanta Gazzuolo ha conosciuto una forte emigrazione, ma negli ultimi tempi ha trovato un equilibrio demografico, grazie a un notevolissimo incremento del commercio, soprattutto a Belforte, di rottami metallici, di carta da macero e di antiquariato, tanto che nessun altro centro della provincia mantovana può competere per concentrazione di tali attività.

Altre informazioni

Provincia: Mantova Regione: Lombardia
Sito ufficiale: www.comune.gazzuolo.mn.it

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