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Parco Naturale Regionale di Piana Crixia

 

Torrone di Piana Crixia

A Piana Crixia, la tradizione del Torrone fatto con nocciole, uova, miele, zucchero e rifinito con un' ostia di farina o di fecola di patate.. si perde nella notte dei tempi.
I nostri Anziani ricordano ancora che: i loro genitori raccontavano che nel 1854, quando venne istituito il dogma di fede dell'Immacolata Concezione, anche a Piana, nella Frazione delle Praie, venne dedicata la Chiesa della borgata alla Madonna Immacolata e, poiché a dicembre, nei prati circostanti la Cappella, si svolgeva l'ultima fiera del bestiame dell'anno, le due ricorrenze (quella sacra e quella "profana") coincisero con la festa che cadeva l'8 di Dicembre e che ben presto prese la nomea di "Festa del Torrone".

A quei tempi, la gente si muoveva a piedi dalle zone circostanti ed i venditori, arrivavano in questo lembo di Langa, con i calessi dal vicino Piemonte e dalla Liguria. Questa "ricorrenza" crebbe nel tempo, tanto che, subito dopo l'inaugurazione del 1874 della nuova linea della ferrovia "San Giuseppe-Acqui Terme", i treni transitanti dalla stazione di Piana, nei giorni della Fiera dell'8 dicembre venivano dotati di ulteriori vagoni per consentire ai paesi circostanti di raggiungere Piana. Si racconta anche, che i sacerdoti, nel celebrare le funzioni nella Chiesa delle Praie, erano costretti a ricordare ai fedeli che quella che si stava festeggiando era innanzitutto una ricorrenza sacra!!

Nemmeno le guerre del Novecento, interruppero la Festa del Torrone, anzi fu proprio durante la seconda guerra mondiale che alcuni pianesi, soprattutto partigiani, iniziarono a fare i torronai per sopravvivere.. mentre altri proseguivano semplicemente la tradizione. Grazie a questa necessità, ecco comparire i primi nomi, che oggi sono considerati i capostipiti: i due fratelli Gianin e Paolino d'i Ca' Surane (della Località Erche Soprane) e Ercole d'ra Cascina. A fine autunno, questi "maestri dolciari", passavano di casa in casa, dove il loro servizio veniva richiesto, andavano "in veglia" ed a fare il torrone, che a volte era usato come merce di scambio, magari con qualche chilo di farina di polenta e, più spesso usato come dono prezioso.
Gli insegnamenti di Gianin, Paolino ed Ercole crearono ben presto altre linee di Maestri Torronai, anche se alcuni segreti li trasmisero soltanto ai loro eredi.

Oggi la tradizione del Torrone a Piana Crixia continua, soprattutto in forma di dono prezioso dell'8 Dicembre e di Natale. I dogmi rimangono gli stessi dei tre Patriarchi: il Torrone deve essere croccante e friabile, fatto solo con zucchero e con i frutti della nostra terra e dei nostri animali.

Il Torrone di Piana Crixia ha come caratteristica il totale utilizzo (ad eccezione dello zucchero) di prodotti strettamente locali, ma soprattutto la tecnica di preparazione tramandata di generazione in generazione che ne determinano le caratteristiche uniche rispetto alla produzione industriale.
    
(ricerca a cura dell'Associazione A.P.S Verdemare Liguria: La Porta sulle Langhe di Piana Crixia e del Parco di Piana Crixia)

Torrone di Piana Crixia
Torrone di Piana Crixia
Torrone di Piana Crixia
Torrone di Piana Crixia
Torrone e miele di Piana Crixia
Torrone e miele di Piana Crixia
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