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Parco della fascia fluviale del Po - tratto Cuneese

 

L'Area Protetta

Carta d'identità

  • Superficie a terra: 7'780.14 ha
  • Regioni: Piemonte
  • Province: Cuneo, Torino
  • Comuni: Barge, Cardè, Casalgrasso, Cavour, Crissolo, Envie, Faule, Gambasca, Martiniana Po, Moretta, Oncino, Ostana, Paesana, Pancalieri, Polonghera, Revello, Rifreddo, Saluzzo, Sanfront, Villafranca Piemonte
  • Provv.ti istitutivi: LR 28 17/04/1990 - LR 65 13/04/95 - LR 38 20/11/98
  • Elenco Ufficiale AP: EUAP0458
  • Ente Gestore:

 

 

La Natura

Il fiume Po nasce dal sistema dei laghi e delle torbiere d'alta quota del Gruppo del Monviso. La sorgente viene storicamente e geograficamente individuata presso Pian del Re, nel Comune di Crissolo, a 2020 metri di quota, alle pendici del Monviso.
Soltanto 13 chilometri in linea d'aria separano le sorgenti dalla pianura. Nel primo tratto del suo corso il Po è un torrente tipicamente montano, che percorre rapidamente la valle omonima, morfologicamente caratterizzata da una forma ad U, propria delle valli modellate dai ghiacciai, con fianchi ripidi e fondovalle arrotondato.
Nell'area della Riserva Naturale del Pian del Re si estende una torbiera, un habitat di estremo interesse botanico dove crescono "relitti" di flora glaciale, approdati in queste zone più di duecentomila anni fa; qui vive un raro anfibio endemico, la Salamandra di Lanza.
Scendendo lungo la valle, dopo Pian Melzé (Pian della Regina), 1750 metri s.l.m., si incontra la fascia boscata, soprattutto Larici, che accompagnano il fiume fino a Crissolo.

Attraversando successivamente i territori di Ostana ed Oncino, con vegetazione ormai caratterizzata da latifoglie, dopo la confluenza con il Torrente Lenta, il letto del fiume diventa meno ripido, fin quasi ad annullare la sua pendenza a Paesana (614 m. s.l.m.), dove la valle si apre sulla pianura alluvionale.
Il Po, con una fascia fluviale ristretta in aree a vocazione agricola, prosegue tra due versanti boscati nella conca di Rocchetta, lambendo le pendici del Monte Bracco, importante formazione geologica sito di interessanti testimonianze archeologiche, storico-architettoniche e naturalistiche.
A valle di Martiniana Po, in periodo estivo si evidenziano fenomeni di carsismo che, per la contemporanea presenza di captazioni a scopo irriguo, determinano il prosciugamento dell'alveo e lo scoprimento di ampi ghiareti.

Nei pressi di Revello (351 m. s.l.m.) il fiume si dirige verso nord con ampie divagazioni per insinuarsi nella Riserva Naturale della confluenza con il Bronda e nella zona di recupero naturalistico dell'Area Attrezzata del Ponte dei Pesci Vivi.
A Saluzzo (340 m. s.l.m.) il Po assume le caratteristiche del fiume di pianura, lento e pigro. Il letto si presenta poco inciso su distese alluvionali di ciottoli e sabbia, accompagnato da una fitta vegetazione arbustiva spontanea. Le acque rallentano ospitando specie più differenziate e consentendo una vita ripariale più articolata. Lungo il percorso si incontrano sulla sponda sinistra l'Abbazia di Staffarda, antico monumento edificato dai monaci Cistercensi nel 1135 e, più in la nella pianura, lo sperone della Riserva Naturale della Rocca di Cavour. Nel Medioevo questi territori acquitrinosi furono prosciugati e resi produttivi.
Dopo la confluenza con il Torrente Ghiandone, il Po presenta un alveo più inciso e regolare; la portata è abbondante e consente la navigazione tutto l'anno con canoe e con le tipiche "barche a punta".
Il Po incontra quindi il Torrente Pellice, affluente di sinistra, che, con l'apporto di acque di alta qualità idrobiologica provenienti in massima parte da risorgive, migliora sensibilmente le caratteristiche del fiume in quantità e in qualità. La Riserva Naturale della confluenza del Pellice (247 m. s.l.m.) e l'attigua Area Attrezzata di Fontane rappresentano una delle zone naturalistiche più interessanti.
I centri abitati di pianura conservano preziose testimonianze del lavoro e dell'uso dell'acqua da parte dell'uomo nei secoli: mulini, bealere, canalizzazioni, chiuse in pietra.
A Casalgrasso si incontra l'ultima Riserva naturale, quella della confluenza con il Varaita, (241 m. s.l.m.) affluente di destra.
Al ponte della SS 623, con una delle sue immagini simbolo, il lontano Monviso che si specchia nel Po ormai ampio fiume, termina il territorio di competenza del Parco del Po Cuneese.
Foto di La NaturaFoto di La NaturaFoto di La Natura
 

Il Monviso

Il Monviso, con i suoi 3.841 metri di altezza sul livello del mare, si staglia nettamente sull'orizzonte delle Alpi Cozie. La conformazione litologica e la complessa vicenda geologica della sua formazione hanno coronato di bellissime cime questo gigante.
Sopra l'abitato di Crissolo si gode uno spettacolo di vette e pareti rocciose oltre i 3000 m di quota, che si susseguono, spezzate dalla gigantesca sagoma del Monviso, da cui si dipartono tre principali giogaie. A Nord-Nord Ovest inizia la catena più imponente, sino al Monte Granero: nomi quali il Visolotto (3348 m), Punta Gastaldi (3214 m), Punta Roma (3070 m), Punta Udine (3022 m), Punta Venezia (3095 m), il Colle delle Traversette con il sottostante Buco di Viso evocano intense pagine di storia alpina ed alpinistica. Dal versante Sud - Sud Est inizia un crinale che tocca le sue maggiori quote nelle Punte Sella (3443 m), Barracco (3237 m), Piemonte (3109 m), Michelis (3154 m) biforcandosi poi verso la Punta Trento (2970 m) e verso la Punta Dante (3166 m) e le Rocce Meano (3060 m).
Sul versante della Valle Varaita, dalla cima verso Sud-Ovest, incontriamo l'imponente Viso di Vallanta (3781 m), le Punte Corsica (3443 m) e Caprera (3387m) e le Rocce di Viso (3176 m).
Altri rilievi degni di nota nell'area sono il Viso Mozzo (3019 m), dall'inconfondibile sagoma, le cime della vallata delle Bigorie (fra cui il Testa Rossa e la Punta Murel) e la Sea Bianca (2721 m).

Monviso
Monviso
Monviso
Monviso
 

Gli Ambienti

Una delle caratteristiche peculiari del Parco del Po Cuneese è la notevole escursione altimetrica che ne caratterizza il territorio, dai 3841 metri di quota della vetta del Monviso ai 240 della pianura di Casalgrasso, ai confini con la provincia di Torino. Un simile dislivello permette la presenza di tutti gli ambienti del Piemonte, compresi quelli lacustri rappresentati dai laghi di cava.

Foto di Gli Ambienti
 

La Fauna

La gran varietà degli ambienti del Parco del Po Cuneese non può che essere accompagnata da un alto numero di specie animali. Ogni angolo, ogni anfratto è abitato, fino alle vette più alte...

Schede Tecniche

Foto di La FaunaFringuello
Fringuello
 

Riserve Naturali

Aree attrezzate

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