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Parco fluviale del Po tratto torinese


H2PO Info

N. 7 - Aprile 2003


Educazione Formazione e Ricerca

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Archeologia lungo il Po.

Di recente è stato rinvenuto in un isolotto sul Po, nel tratto carignanese, un complesso di manufatti in pietra verde: tre asce/accette, tre ciottoli discoidali e alcune schegge di lavorazione, databili al Neolitico/Età del Rame (6000-2200 a.C.). I reperti sono ancora in corso di studio, ma è possibile fornire alcuni dati preliminari sul ritrovamento.
Gli oggetti sono ricavati da rocce compatibili con la geologia regionale (eclogite, serpentinite), con tutta probabilità raccolte localmente. La dislocazione molto ravvicinata dei manufatti al momento del ritrovamento e la presenza di semilavorati insieme agli strumenti finiti permettono di ipotizzare che si tratti di un atelier per la lavorazione della pietra verde, ubicato nei dintorni del greto del fiume, in prossimità delle aree di reperimento della materia prima.
Un aspetto importante di questo contesto è la presenza dell’ascia lunga, un tipo piuttosto raro in Piemonte, che viene considerato un oggetto dal forte valore simbolico.
I ciottoli discoidali sono interpretabili come percussori e levigatoi, mentre le schegge, di varie misure, costituivano probabilmente un accumulo di materia prima, pronta ad essere lavorata quando necessario.
Nel Neolitico (6000-3500 a.C.) la diffusione dell’agricoltura e dell’allevamento, sia attraverso la colonizzazione da parte di gruppi arrivati per via marittima sulle coste liguri, sia con l’acculturazione delle popolazioni mesolitiche della Val Padana, determina la nascita delle prime comunità stabili ed una consistente crescita demografica che da questo momento proseguirà in sostanziale progressione fino ai nostri giorni. La necessità dia aggredire con abbattimenti e d’incendi le grandi foreste a querceto misto della pianura irrigua per fare spazio a campi e pascoli determina la rapida diffusione di uno strumento simbolo, l’accetta in pietra verde levigata. Realizzata sfruttando le presenze di pietre verdi alpine (eclogiti, onfacititi, diadeititi) nelle Alpi occidentali (gruppo del Monviso) e nell’Appennino Ligure (gruppo di Voltri) e di conseguenza la facile reperibilità di ciottoli adatti nelle alluvioni di fiumi come il Po, questa produzione diventerà un fondamentale elemento di artigianato e di scambio per il Piemonte neolitico anche attraverso la valorizzazione dei collegamenti sulla rete fluviale, tanto che asce piemontesi si trovano nell’Europa preistorica fino alla Bretagna ed all’Ungheria.

L.F