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Parco fluviale del Po tratto torinese


H2PO Info

N. 8 - Maggio 2003


In primo piano

H2PO Info Varato il progetto Corona Verde.

Con la delibera della Giunta Regionale del 7 aprile 2003, n. 20-8927, la Regione Piemonte ha adottato i criteri per la gestione della Misura “Sistema della Corona Verde”, che va sotto la sigla 3.1(b, azione che fa parte del DOCUP (Documento unico di Programmazione 2000-2006) con il quale sono state definite le modalità per la distribuzione dei Fondi strutturali UE relativi alle aree in Obiettivo 2.
Dodici milioni e mezzo di Euro sono così disponibili, per un territorio comprendente 93 comuni intorno a Torino, per interventi di riqualificazione territoriale di un’area segnata da recenti e profonde crisi di sviluppo e di identità, oggi alla spasmodica ricerca di nuovi obiettivi e strategie per il suo rilancio. E' da ricordare che le aree protette dell’area intorno a Torino (Parco fluviale del Po torinese, Parco regionale La Mandria, Parco della Collina Torinese e Parco di Stupinigi), sono stati i promotori dell’idea di Corona Verde facendosi parte attiva per l’avvio di interventi con effetti diretti non solo all’interno dei loro confini, ma anche per l’intero territorio dell’area metropolitana. Un progetto, divenuto strategia fatta propria dall’Amministrazione regionale.
L’intenzione è stata quella, come accade in tante realtà d’Europa, di partire da un concetto attrattore, che avesse al proprio interno anche una forte componente comunicativa ed evocativa, oltre all’ambizione di rappresentare un progetto culturale e non solo uno strumento per la ricerca di risorse d’investimento. Lo scopo è anche quello di avviare un progetto integrato, che abbini le diverse linee di intervento che si possono immaginare nel campo della riqualificazione del territorio e del marketing territoriale: le azioni sono indirizzate a creare nuovi spazi verdi per l’area metropolitana, ma anche a prevedere nuove infrastrutturazioni di servizio, centri per l’accoglienza e la ricettività, sistemi integrati per la viabilità e l’accesso alle aree di fruizione, interventi di ricomposizione del tessuto ecologico, incremento della qualità delle aree protette oggi esistenti, estensione delle loro aree di salvaguardia, avvio di una fase di nuova governance di questo sistema di qualificazione del sistema degli spazi verdi periurbani.
La Misura nel dettaglio si articola in obiettivi, strategie ed azioni e fra queste ricordiamo che le azioni principali promosse dal Progetto Corona Verde: riqualificazione ambientale e paesaggistica del territorio metropolitano; ricostituzione di assetti naturali e di habitat e corridoi ecologici; riqualificazione e ricostituzione di aree agricole e forestali; recupero delle aste e delle fasce fluviali; rinaturazione e manutenzione del territorio; potenziamento e qualificazione dell’attività degli Enti di gestione delle aree protette; recupero, integrazione e manutenzione dei sentieri e delle piste ciclabili.
L’occasione della gestione della misura approvata dalla Regione costituisce il banco di prova per un progetto strategico nel quale le aree protette hanno assunto un ruolo importante, non solo per i contenuti, ma anche per il loro significato istituzionale, in un quadro di gestione del territorio nel quale il loro ruolo è divenuto pari a quello degli Enti locali. Un contributo che sta certamente nel solco di quelle attività auspicate nel documento che Federparchi ha lanciato da mesi sul significato delle aree protette nel quadro europeo. Un ennesimo esempio di come i Parchi possano realmente contribuire al progetto per uno Sviluppo sostenibile.

I.O.