Vai alla home di Parks.it
 

Firmato il protocollo di intenti tra Marche ed Emilia Romagna per il primo Parco Interregionale d'Italia

Il Presidente Zaia: "bene la firma, ora si arrivi presto ad una legge"

(26 Gen 10) Il Parco Naturale Interregionale del Sasso Simone e Simoncello non è più un miraggio. Venerdì 22 gennaio presso la sede del Museo Naturalistico di Pennabilli i due Assessori regionali all'ambiente hanno firmato il documento che fissa gli obiettivi condivisi tra le parti. Si è detto molto soddisfatto il Presidente Carlo Zaia che ha aggiunto: "comincia un'opportunità. Quel che chiediamo è che si arrivi rapidamente ad una legge e che vengano superati i confini. È giusto dare un'opportunità a tutte e due le Regioni e al Parco la possibilità di crescere e farsi conoscere, di creare lavoro. C'è un'economia che viene dall'ambiente che va ritrovata pur mantenendo centrale la conservazione." Ma la firma -come ha sottolineato il sindaco di Pennabilli, Antonio Valli- è stato anche un modo per "dissolvere le nebbie" alzate dalla secessione. Un pretesto per far tornare il sereno e -ha detto l'Ass. delle Marche, Marco Amagliani, parlando di ambiente- "per avere un successo importante". Certo le diverse normative creeranno non poche difficoltà, tuttavia lo stesso Amagliani ha espresso la sua fiducia per una politica che tenga conto del capitolo energetico e che dia un segnale forte in tal senso. Di biodiversità è tornato invece a discutere l'Ass. Zanichelli: "bisogna valorizzare le diversità e le peculiarità dei territori. In Emilia Romagna dai 550.000 ettari di bosco nel 2005, si è passati a 623.000." Un dato -come ha chiarito subito Zanichelli- "dovuto all'abbandono dell'attività agricola sulle zone del crinale". Torna quindi ad essere cruciale il ruolo delle aree protette che oggi l'Emilia -Romagna vuole mettere a sistema per lavorare assieme ma senza eliminare le differenze. "Abbiamo lavorato -ha spiegato ancora l'Assessore regionale- sul modello consortile in cui la Regione fa da playmaker", funzione che in cifre si traduce in 300.000 euro di finanziamento all'ambiente.

Il vento nuovo, che tira direttamente dall'Ue, si chiama green economy. Per valutare i tempi di una manovra concreta bisognerà però attendere (così lo ha definito Amagliani) "l'ostacolo delle elezioni regionali". Nel frattempo è bene allora -è questo in sintesi il punto di vista dei due Presidenti delle Comunità Montane del Montefeltro e dell'Alta- Valmarecchia- prestare e pretendere maggior attenzione ai problemi della montagna: spopolamento, dissesto idrogeologico e mancanza di risorse economiche (solo per citarne alcuni). Si aggiunga a questo la "precarietà" delle Comunità Montane, oggetto di un lungo dibattito non del tutto archiviato. Ebbene, se il Parco Interregionale Naturale del Sasso Simone e Simoncello guarda oltre la siepe, in linea generale non si eludono i problemi. Concordano su questo anche i due Assessori all'ambiente Tarcisio Porto della Provincia di Pesaro e Urbino e Stefania Sabba della Provincia di Rimini. Comuni sono stati i riferimenti ad uno sforzo sinergico che -avverte Porto- " necessita di una strategia territoriale e sulle risorse". In proposito ha invitato anche la Provincia di Rimini ad incontrare i Gal (Gruppi di azione locale) per un intervento mirato. Per conto suo l'Assessore Sabba ha assicurato tutto il suo appoggio "sia in termini economici che comunicativi che di progettualità" per inserire la novità di un Parco Naturale (è infatti il primo che la Provincia di Rimini tiene a battesimo) in un sistema in cui "mare e parco dialoghino e siano equanimi punti attrattori dello stesso territorio".

Un passo alla volta certo ma è già pronto un altro sogno nel cassetto per il futuro del Parco, un'operazione più ampia che non esclude un interessamento da parte di Arezzo.
share-stampashare-mailQR Codeshare-facebookshare-twitter
© 2024 - Parco interregionale del Sasso Simone e Simoncello