Vai alla home di Parks.it
 

L'Ambiente Naturale

Il lago Trasimeno, di origine tettonica, incastonato tra le dolci colline umbre e situato ai confini della Toscana, viste le sue notevoli dimensioni e la particolarità di non avere acque profonde, ha da sempre rappresentato per l'avifauna acquatica un'importantissima area di svernamento e di sosta, mentre per le specie ittiche un habitat perfetto per vivere e riprodursi.
Con il vasto specchio d'acqua, ora verde ora ceruleo, la cui superficie si confonde a tratti con le rive coperte da fitti canneti, costituisce da sempre una straordinaria attrattiva, un modello unico di spazialità e di equilibrata serenità del panorama.
Dallo specchio lacustre emergono tre isole: La Polvese - 64,4 ha - di proprietà dell'Amministrazione provinciale, La Maggiore - 23,2 ha - ancora abitata in modo permanente e la Minore - 6,5 ha - disabitata e lembo di un ambiente totalmente naturale.
La vegetazione palustre, sia natante che sommersa, è particolarmente ricca con predominanza del fragmiteto. La fascia litoranea al bacino lacuale oltre alla vegetazione ripariale, presenta tratti di lecceto, rovere, quercia nonché di giglio acquatico. Nelle isole, oltre alla vegetazione idrofitica e spondale, sono presenti l'ulivo e il pino.
Le acque del lago ospitano una ricca ittiofauna, in parte di pregio: la tinca, l'anguilla, la carpa, il luccio, il persico reale. Con l'immissione del pesce gatto o per cause, del modificarsi dell'habitat, quest'equilibrio di specie appare rotto ed impoverito.
L'avifauna è presente con i rapaci come il biancone, il gufo reale e il falco pescatore ma soprattutto, con l'eliminazione della caccia nel Parco, si è moltiplicata l'avifauna migratoria. Oggi popolano il Trasimeno l'airone, la cicogna, la garzetta, il tarabuso, il cigno selvatico, il fischione, il germano reale, la moretta, l'oca selvatica, lo smergo, il cavaliere d'Italia, il gabbiano, la folaga, la gallinella d'acqua, lo svasso. In questi ultimi anni la presenza del cormorano è diventata così numericamente importante - 2.000/3.000 capi - e accompagnata da tentativi di nidificazione tanto da rendere necessario azionare forme di dissuasione. Di alcune specie faunistiche è praticato il contenimento: la nutria ed il cinghiale.

L'Ambiente NaturaleL'Ambiente Naturale
share-stampashare-mailQR Codeshare-facebookshare-twitter
© 2024 - Regione Umbria