Monte San Martino ai Campi
Gli interventi dell'uomo sul paesaggio in età antica
(Tione di Trento, 27 Set 19) Monte san Martino, anticamente chiamato monte Englo, si colloca nella Riserva di Biosfera Alpi Ledrensi e Judicaria al di sopra della frazione di Campi, a nord ovest rispetto alla cittadina di Riva del Garda.
Il sito archeologico ivi presente è la testimonianza di un imponente insediamento delle antiche popolazioni retiche, abitato successivamente anche da popolazioni romane. Si tratta di un vero e proprio villaggio con numerosi fabbricati che, digradando su una serie di terrazzamenti, mettono in risalto vari agglomerati abitativi nei quali sono venuti alla luce numerosi reperti. Gli scavi hanno preso avvio durante l'estate del 1969 grazie a un gruppo di studiosi e di appassionati di storia locale del paese di Pranzo, in seguito ai numerosi rinvenimenti sul monte tra il 1880 e il 1924 e al ricordo di una leggenda popolare che ricordava l'esistenza di un paese (un tesoro nascosto al bus de la Giana).
Questo luogo si trova a 800 metri circa di altitudine e occupa da sempre una posizione strategica: un tempo, infatti, consentiva il controllo delle antiche vie di comunicazione che conducevano nelle Giudicarie Inferiori, nella val di Ledro e nell'Alto Garda. Dal centro abitato di Campi, dirigendosi in direzione Malga Grassi, si arriva in pochi minuti alla località da cui, seguendo un sentiero ombreggiato, si raggiunge la foresteria in circa 10 minuti di passeggiata. Qui ci si può fermare per un momento per informarsi al primo dei pannelli illustrativi ed esplicativi che guidano i visitatori durante la piccola escursione.
Dopo la breve sosta, imboccando la stradina sulla sinistra, si arriva al luogo di culto preromano, trasformato successivamente in un santuario romano, eretto verso la prima metà del I sec. a.C. Proseguendo di poco, si scorge l'ala orientale, costruita in un momento successivo per ampliare il complesso sacro, il quale si sviluppa per circa 1500 mq attorno alla zona più elevata del monte. Seguendo il percorso visita, si scende per un paio di minuti nel bosco per giungere ai resti di un vero e proprio villaggio caratterizzato da numerose abitazioni, sviluppatosi a partire dal IV secolo. Qui si distingue con chiarezza un sistema ordinato di strade e passaggi fra le case, che serviva per garantire la viabilità. Poco distante, affacciata sull'abitato di Campi in posizione panoramica, ci si emoziona particolarmente sostando sul terreno ove un tempo sorgeva la Chiesa a pianta rettangolare (7,5 x 3,5 m) dedicata al vescovo di Tours, che era in funzione fino al Cinquecento e che fu rasa al suolo nel 1710. Tutt'intorno il muro perimetrale sono state trovate numerose tombe, dove gli abitanti del villaggio preesistente sono sepolti nella nuda terra oppure circondati da una grezza struttura in pietra.
Alcuni reperti rinvenuti durante gli scavi sono esposti nella Sezione Archeologica del MAG (Museo Alto Garda); altri nel Centro di Documentazione di Pranzo, rinnovato di recente, il quale espone alcune copie dei resti più significativi corredati da pannelli esplicativi e la proiezione di un video illustrativo del sito archeologico.
Attualmente san Martino è un parco archeologico naturalistico che richiama turisti, studiosi e appassionati da ogni parte del mondo. Il fascino magico e religioso che ha affascinato gli antichi abitanti continua ancora oggi a regalare suggestioni che si traducono interessanti in ricerche archeologiche, ma anche in leggende e favole millenarie. Per chi desiderasse fare una passeggiata nel tennese per comprendere e conoscere i mutamenti naturali e storici nel paesaggio che ci circonda, è stata pianificata per domenica 29 settembre la "Giornata del paesaggio" organizzata dall'Ecomuseo della Judicaria, che si svolgerà fra San Martino e Malga Grassi. Il programma prevede alle 8.30 la partenza della passeggiata da Pranzo in direzione del castagneto e degli scavi di San Martino con approfondimenti da parte degli esperti, quindi il pranzo al sacco sui prati nei pressi della foresteria e intorno alle 18 il rientro alla base. Il sito è in ogni modo visitabile tutto l'anno ed è supportato da un piccolo centro visitatori. 
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