Vai alla home di Parks.it
 

La bellezza salverà il mondo

Il progetto condiviso “Giardino Biologico di Bes” sulla montagna di Storo in Valle del Chiese

(Tione di Trento, 10 Gen 20) Charles Darwin in uno dei suoi libri più famosi afferma: "non è la più forte delle specie che sopravvive, né la più intelligente, ma quella più reattiva ai cambiamenti", ed è proprio sulla reattività ai cambiamenti che si sta lavorando nel territorio delle Alpi Ledrensi e Judicaria, un territorio vivo che "germoglia" progetti di alta rilevanza e grande respiro, tra i quali alcuni co-finanziati dalla Riserva di Biosfera.

Uno di questi casi è il progetto condiviso "Giardino Biologico di Bes", un progetto nato dal basso, da un gruppo eterogeno di abitanti del Comune di Storo in Valle del Chiese, appassionati del proprio territorio e consapevoli della necessità di reagire ai cambiamenti repentini e drastici di quest' epoca. L'attenzione di questo gruppo di volontari si è concentrata su una zona precisa del territorio storese che sovrasta l'abitato detta "Piana di Bes", un grande terrazzo leggermente inclinato a sud-ovest di una dimensione di circa 15/20 ettari; dove tutti rimangono sorpresi che un luogo come quello, oltretutto una proprietà collettiva della comunità di Storo, non sia mai stato usato per coltivazioni agricole, nonostante la sua posizione favorevole.

Da qui allora nascono le prime riflessioni di una parte della cittadinanza circa i bisogni e le criticità di questo luogo: la "Piana di Bes" è un bene collettivo attualmente abbandonato e improduttivo, problema che porta con sé un basso valore paesaggistico della zona e di conseguenza anche una scarsa biodiversità naturale e colturale. Se poi estendiamo l'analisi al territorio del Comune di Storo e della Bassa Valle del Chiese, si nota una progressiva perdita di capacità e di interesse nel "coltivare la montagna" sia a livello agricolturale che zootecnico e che inoltre in questo territorio sono scarse le opportunità lavorative innovative legate sempre al settore agricolo e zootecnico. Ragionando su queste tematiche nasce il primo embrione del progetto "Giardino Biologico di Bes"; che si pone come visione progettuale quella di "rendere vivibile e paesaggisticamente bella la zona di Bes, riattivando l'uso del bene collettivo tramite l'agricoltura e il turismo, e generando di conseguenza nuove opportunità lavorative per gli abitanti".

A fine 2017, grazie alla partecipazione del gruppo di volontari al percorso partecipato organizzato dalla Riserva di Biosfera, l'idea progettuale viene inserita nella PDF Banca Progetti annessa al Piano di Gestione. Qui il gruppo di lavoro, divenuto Associazione Giardino Biologico di Bes, scopre e fa propria la visione del programma MAB UNESCO, ovvero quella di generare progetti in grado di migliorare la sostenibilità e vivibilità del proprio territorio, ma soprattutto di essere in grado di trasferire le conoscenze e competenze sviluppate in un preciso territorio alla rete mondiale delle Riserve di Biosfera. Infatti, ci si rende sempre di più conto che questa necessità di sostenibilità e vivibilità non sono distanti da noi, ma siamo tutti responsabili e quindi dobbiamo mobilitarci a cambiare. Da questa rinata consapevolezza l'Associazione inizia una fase nuova del progetto in cui è necessario pensare a come unire gli obbiettivi "locali" del progetto con quelli "globali".

Le azioni del progetto si sviluppano perciò innanzitutto al fine di capire quali sono i punti di forza e debolezza di Bes e quali siano le opportunità e le minacce di un uso futuro del territorio legato ad agricoltura, turismo e didattica.

Per una strana coincidenza è proprio dalle debolezze di questo terreno, legate soprattutto alla morfologia e ad aspetti climatici, che nasce una nuova idea progettuale che mira al raggiungimento degli obbiettivi globali. Il terreno della Piana di Bes, sebbene sia esposto favorevolmente al Sole, presenta alcune criticità soprattutto in termini agricolturali, in quanto il substrato roccioso è tendenzialmente carsico e questo comporta una scarsa presenza di acqua nel terreno; inoltre Bes non è per niente protetto dai forti venti provenienti da Sud e in questi anni è stato spesso soggetto alle cosiddette"bombe d'acqua", eventi distruttivi che non riescono comunque a placare l'aridità naturale del terreno. Se questa già critica situazione attuale viene poi proiettata in uno scenario di cambiamenti climatici è semplice capire che in questa porzione di territorio sarà sempre più complesso riuscire a praticare agricoltura e attività connesse. Proprio qui si presenta la sfida e il possibile sviluppo futuro dato dal progetto: perché non far diventare la Piana di Bes un luogo dove si sperimenta e si crea conoscenza circa l'agricoltura montana in una situazione di cambiamenti climatici; perché non pensare a questo territorio come ad una sorta di laboratorio dove ad esempio provare a capire come coltivare risparmiando acqua e gestendo al meglio le "bombe d'acqua" generando scorte idriche sul territorio. Provare a creare boschi o coltivazioni resistenti agli eventi atmosferici eccezionali o provare a selezionare coltivazioni resistenti in un futuro in cui i cambiamenti climatici saranno all'ordine del giorno.

Una volta creato questo laboratorio e sviluppata una nuova conoscenza potrebbe essere possibile in futuro diffonderla nella rete globale delle Riserve di Biosfera, diventando caso studio in una rete mondiale su come coltivare in montagna in modalità resiliente e sostenibile. Creando possibilmente un bel paesaggio ed un ambiente sano che permetta di a migliorare le condizioni di vita delle comunità locali. Da qui nasce una nuova vision per il progetto "Giardino Biologico di Bes" che può venir sintetizzata così: "Laboratorio diffuso per la valorizzazione del territorio montano abbandonato e per la lotta ai cambiamenti climatici. Un luogo dove la bellezza genera benessere per le nostre comunità e per il mondo». Insomma, una nuova visione, nuove sfide, un progetto in costruzione e un beneficio futuro non solo per le comunità locali, ma anche per altre comunità., già auspicio di Dostoevskij (da uno dei suoi libri più famosi) "la bellezza salverà il mondo".

 


#staytuned: iscriviti alla Newsletter della Riserva di Biosfera e segui la pagina Facebook!

 

La Piana di Bes (ph.credit Emanuele Beltrami)
La Piana di Bes (ph.credit Emanuele Beltrami)
Presentazione del progetto alla comunità
Presentazione del progetto alla comunità
Panorama da Bes
Panorama da Bes
share-stampashare-mailQR Codeshare-facebookshare-twitter
© 2024 - Riserva di Biosfera Unesco Alpi Ledrensi e Judicaria - Segretariato