Vai alla home di Parks.it
 

Pontaccio: ecco la Cooperativa di Comunità di Vetto che mira al futuro del paese

Obiettivo il rilancio dei servizi in chiave turistica. Da e-bike a info point, a gelateria e ristorante. Un comune che prova a riprendere in mano le proprie sorti. Pierino Ruffini primo presidente: “Il nostro appello ai residenti”

(Vetto, 08 Apr 21)  

Prendono quota le Cooperative di Comunità. Accade anche a Vetto, 1800 abitati nell'Appennino reggiano, nel cuore della Riserva di Biosfera, dove nasce l'ultima arrivata. Si chiama "Il Pontaccio" ed è stata costituita il 20 marzo; ha per presidente Pierino Ruffini, ex dirigente Cna e vicepresidenti Paolo Tosi ed Elisa Marchi.

È una delle più grandi novità del comune adagiato sulle rive dell'Enza che, per altro, fa il filo con lo studio di progettazione partecipata del paese lanciato dal Comune nei mesi scorsi e, alcuni anni prima, dalla rinascita della Pro Loco vettese e con tutte le altre associazioni di volontariato con la quale collaborerà. Pare, insomma, che i vettesi abbiano il desiderio di riprendere in mano le proprie sorti e in queste ore in paese una brochure distribuita per i negozi presenta l'importante novità.

"La cooperativa sarà basata su assunzioni di soci lavoratori e sul volontariato e dovrà avere una larga base sociale – spiega a Redacon, Pierino Ruffini -. Vorremo investire sul capitale umano per iniziare a colmare il vuoto di servizi che si è creato in questi anni. Perdite legate a una popolazione in decrescita e sempre più anziana. Eppure, Vetto è un luogo meraviglioso".

Perché avete pensato a uno strumento come le Cooperative di Comunità?

"Crediamo sia lo strumento migliore per avere un approccio innovativo, inclusivo, partecipato e sostenibile* Dovremo recuperare la visibilità che, nel comune, abbiamo perso dal punto di vista dei servizi, in particolare sul turismo, ma anche nei luoghi di ritrovo. Dovremo valorizzare per questo la parte ambientale, dei sentieri, della ristorazione, dell'aggregazione".

Ed ecco che nella brochure di presentazione emergono alcuni focus: "l'impegno della società cooperativa è orientato ad investire nell' apertura di un punto di ristoro, di una gelateria e di uno spazio riservato alla condivisione, al sostegno e alla promozione del nostro territorio e delle attività sportive all' aperto, inserendo Vetto all' interno di un mercato turistico sostenibile".

Perché proprio queste cose?

"Perché mancano – risponde Ruffini -. Ad esempio, nel capoluogo non c'è un ristorane che offra un menu con cucina tipica reggiana, che valorizzi le nostre specialità gastronomiche e i prodotti tipici locali. Non c'è una gelateria e se ne sente la necessità. Avremo un info point per promuovere le opportunità che il nostro territorio offre attraverso escursioni e percorsi sia a piedi sia con mountain bike. Abbiamo guide abilitate e dobbiamo mettere a frutto queste potenzialità".

Altro?

"Sì. C'è il tema, emerso in maniera preponderante durante l'emergenza Covid, delle case in affitto. Era molto difficile trovarle. A fronte di questa richiesta, senza sostituirci alle agenzie immobiliari, crediamo si debba agevolare l'incontro col mondo dell'offerta".

I primi passi?

"Ascoltare, raccogliere adesioni di persone e aziende locali, la cooperativa si baserà anche sul lavoro dei volontari inoltre fare rete con le altre Cooperative di Comunità presenti sul territorio".

Il gruppo promotore è composto da Cristiano Beretti, Erik Costetti, Federica Magnani, Elisa Marchi, Maila Munari, Italo Nobili, Bice Romagnani, Pierino Ruffini, Paolo Tosi. Il Pontaccio, che dà il nome alla cooperativa, ma è anche stilizzato nello stemma comunale, è il resto di un ponte d'età romanica presente sull'Enza, i cui resti sono in parte ancora visibili lungo il greto del fiume.

 COS' È UNA COOPERATIVA DI COMUNITÀ?

La cooperativa di comunità vuole valorizzare le competenze della popolazione residente, delle tradizioni culturali e delle risorse territoriali, perseguire lo scopo di soddisfare i bisogni della comunità locale, migliorandone la qualità, sociale ed economica della vita, attraverso lo sviluppo di attività economiche eco-sostenibili finalizzate alla produzione di beni e servizi.

Al recupero di beni ambientali, alla creazione di offerta di lavoro e alla generazione in loco di capitale sociale.

La cooperazione permette di condividere desideri ed ambizioni, ma anche incertezze e insoddisfazioni, alleggerendo il carico di rischi e paure con la forza dell'unione e della solidarietà.

Le cooperative di comunità prevedono l'inserimento di tre tipologie di soci:

• soci utente: persone fisiche e giuridiche che acquistano i beni e i servizi forniti dalla cooperativa;

• soci volontari: coloro che, condividendo lo scopo e le finalità della cooperativa, siano intenzionati a prestare le loro attività in modo gratuito in qualità di soci volontari;

• soci lavoratori: persone fisiche che abbiano maturato una capacità professionale che gli consenta di collaborare al raggiungimento dei fini nei settori previsti dall' oggetto della cooperativa.

Per essere socio della Cooperativa "Il Pontaccio" è necessario compilare l'apposito modulo di iscrizione, attraverso il quale il Consiglio di Amministrazione pronuncerà il proprio consenso ai fini dell'inserimento del socio, il quale è tenuto a versare una quota associativa a cui seguirà la formalizzazione dell'adesione attraverso la consegna della tessera socio.

(Gabriele Arlotti. Comunità redazionale diffusa

 

Pontaccio: ecco la Cooperativa di Comunità di Vetto che mira al futuro del paese
share-stampashare-mailQR Codeshare-facebookshare-twitter
© 2024 - Ufficio Riserva MAB Appennino Tosco-Emiliano