Vai alla home di Parks.it
 

Indovina chi viene nel borgo

Identikit dello Smart-worker rurale

(Pontremoli, 15 Giu 21) Le iniziative di borghi virtuosi per attirare lavoratori in smart-working ormai non si contano più.

Quello che si può iniziare a contare, però, è il successo che queste iniziative stanno riscontrando.

Oggi vogliamo parlarvi in particolare del progetto "Start-working... da Pontremoli", un progetto "dal basso", nato cinque mesi fa da un gruppo di amici innamorati del loro paese, una gemma incastonata in quel meraviglioso fazzoletto di terra al confine tra Toscana, Emilia e Liguria. Il territorio della Riserva della Biosfera Appennino Tosco Emiliano.

Nonostante la pandemia, sono già una quindicina le persone che si sono trasferite o si stanno trasferendo a Pontremoli, in Lunigiana e decine le persone che hanno chiesto informazioni o sono venute in visita, in vista di un possibile trasferimento (il progetto prevede infatti una giornata gratuita di visita alla città per chi è interessato a trasferirsi).

Ma al di là dei numeri, quello che ci interessa analizzare è l'identikit di chi si è già trasferito.

Delineare un profilo demografico comune non è facile.

Ad oggi sono infatti arrivate famiglie con bambini, giovani coppie, single.

Sono arrivati dipendenti di multinazionali, impiegati di piccole medie imprese, freelancer, artisti.

Sono arrivate persone che hanno sempre vissuto in metropoli, altre nate e cresciute in campagna e poi trasferitesi in città per lavoro, altre ancora che già vivevano in cittadine o piccole realtà. 

Sono arrivate persone in cerca di pace e tranquillità ed altre alla ricerca di quel profumo di comunità ed autenticità che nei borghi come Pontremoli si può ancora respirare a pieni polmoni. 

È però molto interessante analizzare anche l'impatto che queste persone stanno avendo sulla realtà locale.

In questi mesi, molti studiosi ed esperti hanno giustamente messo in guardia dal pericolo di trasformare i borghi in moderni minotauri con un corpo di sasso e una testa di antenne, chip e diavolerie tecnologiche varie.

C'è chi ha auspicato di ripopolare i borghi solo con "lavoratori della terra", anziché con questi strani "nomadi digitali". C'è chi temeva orde di turisti "mordi e fuggi" che avrebbero necessariamente sconvolto i luoghi e le tradizioni locali. C'è chi si era già immaginato antiche osterie sostituite da fast food con totem elettronici per ordinare.

Ebbene, l'esperienza "Start-working... da Pontremoli" dimostra che queste lecite perplessità non sono reali.

Pur nelle loro immense differenze, gli start-workers hanno una cosa in comune: la loro capacità (anzi, la loro volontà) di inserirsi nel contesto locale in modo responsabile, senza stravolgerlo, ma bensì valorizzandolo.

C'è chi chiama già per nome mezzo paese, chi ha creato un orto comunitario bio-sinergico, chi si è offerto di organizzare spettacoli e concerti per far rivivere le piazzette del borgo, chi ha proposto di creare un gruppo di acquisto di prodotti alimentari bio, chi si è detto disponibile a mettere a disposizione della Comunità i suoi contatti e le sue competenze, chi vorrebbe ristrutturare un Casale con alcuni amici e realizzare una sorta di Co-living.

(Pierangelo Caponi. Comunità redazionale diffusa)

Indovina chi viene nel borgo
share-stampashare-mailQR Codeshare-facebookshare-twitter
© 2024 - Ufficio Riserva MAB Appennino Tosco-Emiliano