Logo Riserva Regionale Garzaia del Bosco Basso

Riserva Regionale Garzaia del Bosco Basso



L'Area Protetta

Mappa di Avvicinamento
  • Ente Gestore: Provincia di Pavia
  • Sede: Piazza Italia, 2 - 27100 Pavia (PV)
  • Tel: 0382/597827
  • Fax: 0382/528524
  • Superficie: 6,50 ha
  • Provincia: Pavia
  • Istituzione: 1986


Anche questa riserva naturale si trova in Lomellina e precisamente nei comuni di Breme e Sartirana. La vegetazione è quella caratteristica dei terreni umidi, grazie alla presenza di acque sorgive naturali attorno alle quali sono state scavate dei fontanili. Qui sono insediate colonie di aironi piuttosto consistenti, se paragonate alla scarsa estensione della fascia di vegetazione naturale che le ospita. Tra le canne nidificano anche esemplari di tarabusino, un airone non gregario, di usignolo di fiume e di cannareccione. Si segnalano poi folaghe e soprattutto i tuffetti, il cui nome deriva dalla loro capacità di compiere frequenti e lunghe immersioni nelle acque per catturare le prede. 


Fauna

Nelle zone circostanti i campi coltivati a riso e la fitta rete irrigua ad essi collegata, costituiscono un irresistibile polo di attrazione perché garantiscono un'elevata disponibilità di cibo, essenzialmente rane, girini, crostacei e vermi. Nelle garzaie possono convivere aironi diversi ospitati su differenti specie arboree e ad altezze di nidificazione differenti a seconda delle esigenze specifiche dei vari nuclei. Periodi ben precisi dell anno scandiscono l'arrivo delle varie specie: gli aironi cenerini ad esempio sono i primi ad occupare parte della garzaia giungendovi alla fine di gennaio; seguono le nitticore, quindi le garzette e nella seconda metà di aprile gli aironi rossi e le sgarze ciuffetto: queste ultime essendo in numero limitato si aggregano alle più consistenti colonie di itticore e garzette.


Vegetazione

Il nome deriva dal dialetto "sgarza" = airone.
Sono tipicamente situate in ambienti umidi lungo i vecchi alvei dei fiumi, dei torrenti e spesso ove la falda acquifera è affiorante o si trova poco al di sotto della superficie del terreno. Le colonie di aironi sono spesso insediate in boschetti di ontano nero; infatti la presenza di ontaneti e saliceti è indispensabile per la loro nidificazione, ma questi boschi non sono che i resti delle vaste foreste che attorniavano paludi e specchi d'acqua nel periodo preistorico della Pianura Padana. In questi boschi l'ontano nero costituisce l'essenza dominante, accompagnato da esemplari di olmo, di pioppo bianco, di farnia e da gruppi di salici dove il suolo è più umido. Accanto ai giovani ontani, dove il fogliame non è ancora denso e fortemente ombreggiante, compaiono sambuchi e sanguinelli mentre sul terreno maggiormente impregnato d'acqua lo strato erbaceo è formato quasi esclusivamente da canne palustri, mazzesorde, e carici.