Logo Riserva Regionale Garzaia della Carola

Riserva Regionale Garzaia della Carola



L'Area Protetta

Mappa di Avvicinamento
  • Ente Gestore: Provincia di Pavia
  • Sede: Piazza Italia, 2 - 27100 Pavia (PV)
  • Tel: 0382/597827
  • Fax: 0382/528524
  • Superficie: 33 ha
  • Provincia: Pavia
  • Istituzione: 1989


Di dimensioni limitate, questa Garzaia ha tuttavia una notevole importanza per la sua collocazione territoriale; infatti costituisce una vera e propria "isola naturale" all'interno di una zona di colture intensive, prevalentemente di mais e di pioppeti. Inoltre la sua vicinanza con la città di Pavia, la caratterizza quale laboratorio-natura facilmente accessibile e di grande rilevanza ed è per questo che è stata attrezzato un itinerario didattico fruibile dalla primavera 1994. Nella riserva si trovano due piccoli boschi di ontano nero insieme ad un rimboschimento di vegetazioni autoctone come saliconi, canne palustre e tife; qui sono ospitate nitticore, garzette e aironi cenerini. Anche in questo caso la diversificazione ambientale favorisce l'insediamento e la procreazione di specie animali differenti, tuttavia è necessario un po' di attenzione e di spirito di osservazione per scoprire i segni della presenza di questa vita animale a prima vista insospettabile.
L'accesso alla garzaia è consentito solo a scolaresche o a gruppi di persone con la guida di un accompagnatore. Durante l'escursione non bisogna allontanarsi dai sentieri per evitare di disturbare gli animali e di danneggiare la vegetazione. Il percorso ha inizio presso l'abitato di S. Genesio e, come per la garzaia di S. Alessandro, è consigliabile affrontarlo nei mesi primaverili e comunque con un paio di stivali o scarponcini impermeabili.


Vegetazione

Il nome deriva dal dialetto "sgarza" = airone.
Sono tipicamente situate in ambienti umidi lungo i vecchi alvei dei fiumi, dei torrenti e spesso ove la falda acquifera è affiorante o si trova poco al di sotto della superficie del terreno. Le colonie di aironi sono spesso insediate in boschetti di ontano nero; infatti la presenza di ontaneti e saliceti è indispensabile per la loro nidificazione, ma questi boschi non sono che i resti delle vaste foreste che attorniavano paludi e specchi d'acqua nel periodo preistorico della Pianura Padana. In questi boschi l'ontano nero costituisce l'essenza dominante, accompagnato da esemplari di olmo, di pioppo bianco, di farnia e da gruppi di salici dove il suolo è più umido. Accanto ai giovani ontani, dove il fogliame non è ancora denso e fortemente ombreggiante, compaiono sambuchi e sanguinelli mentre sul terreno maggiormente impregnato d'acqua lo strato erbaceo è formato quasi esclusivamente da canne palustri, mazzesorde, e carici.


Fauna

Nelle zone circostanti i campi coltivati a riso e la fitta rete irrigua ad essi collegata, costituiscono un irresistibile polo di attrazione perché garantiscono un'elevata disponibilità di cibo, essenzialmente rane, girini, crostacei e vermi. Nelle garzaie possono convivere aironi diversi ospitati su differenti specie arboree e ad altezze di nidificazione differenti a seconda delle esigenze specifiche dei vari nuclei. Periodi ben precisi dell anno scandiscono l'arrivo delle varie specie: gli aironi cenerini ad esempio sono i primi ad occupare parte della garzaia giungendovi alla fine di gennaio; seguono le nitticore, quindi le garzette e nella seconda metà di aprile gli aironi rossi e le sgarze ciuffetto: queste ultime essendo in numero limitato si aggregano alle più consistenti colonie di itticore e garzette.