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Riserva Naturale Grotta di Santa Ninfa



Itinerari

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Il Biviere: paesaggio e forme carsiche

Il paesaggio naturale dei gessi di Santa Ninfa, modellato nel corso del tempo dalle precipitazioni atmosferiche, é caratterizzato dalla presenza di fenomeni carsici sia sotterranei (grotte) che superficiali (doline, inghiottitoi, valli cieche); sugli affioramenti gessosi é possibile ammirare suggestive formazioni, costituite da solchi (karren) e vaschette di corrosione, che hanno modificato l'aspetto originario delle rocce.

Il torrente del Biviere, che alimenta la grotta, nasce su terreni argillosi alle pendici di M. Finestrelle (sito di una necropoli paleocristiana), scorre in una piccola forra in corrispondenza dell'affioramento gessoso e termina il suo corso superficiale in una grande valle cieca occupata da vigneti. Nelle ripide pareti di gesso che chiudono la valle é situato l'inghiottitoio, un imbuto naturale in cui si gettano le acque formando il piccolo fiume sotterraneo che attraversa la grotta.


Il Biviere: flora e fauna

Nell'area del Biviere, un tempo ricoperta in gran parte da boschi mediterranei, oggi dominano i coltivi e i rimboschimenti. Tuttavia sulle aree collinari e sulle pareti gessose sopravvivono ancora lembi di macchia mediterranea, caratterizzata dalle fioriture dell'euforbia arborea, del timo e delle orchidee selvatiche; nei valloni è presente una rigogliosa vegetazione ripariale, di grande interesse per l'elevata diversità della flora. Sono state ritrovate inoltre diverse specie endemiche, caratteristiche dei substrati gessosi.

La fauna comprende il riccio, l'endemico toporagno di Sicilia, il coniglio, l'istrice, la donnola, la volpe. Fra gli uccelli sono ben rappresentati la poiana e il piccolo gheppio, caratteristico per la posizione a "spirito santo" assunta durante la caccia, l'usignolo, la ghiandaia. E di grande inte resse fra gli anfibi la presenza del discoglosso, simile ad una rana e vivente solo nel Mediterraneo occidentale.