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Riserva Regionale Lanca di Gabbioneta



L'Area Protetta

Mappa di Avvicinamento
  • Gestore: Consorzio Parco Oglio Nord
  • Sede: Piazza Garibaldi, 15 - 25034 Orzinuovi (BS)
  • Tel: 030/9942033
  • Fax: 030/9946564
  • E-mail: parco.oglio.nord@tin.it
  • Superficie: 9 ha
  • Provincia: Cremona
  • Istituzione: 1989


Geologia e morfologia

La riserva naturale è collocata su un antico meandro fluviale dismesso e ben disegnato che incide nelle alluvioni della valle dell'Oglio un cerchio quasi perfetto. L'antico paleoalveo è completamente colmato dalla vegetazione palustre. Un canaletto di dreno, costantemente manutenzionato, asporta le acque eccedenti e costituisce il solo corpo d'acqua permanente della riserva.
La fascia di rispetto della riserva è costituita dai terreni agricoli interclusi tra la lanca ed il corso attivo dell'Oglio.


Vegetazione

La riserva costituisce un classico esempio del colmamento di un antico meandro ad opera della vegetazione palustre e, sotto l'aspetto fitosociologico, si presenta come un ininterrotto ed uniforme canneto.
Ad un'attento esame può essere però identificata, pur nell'ambito dello stessa tipologia, una seriazione zonale della vegetazione, che passa da stadi di canneto in purezza a situazioni di più spiccata "maturità", dove alla cannuccia palustre si mescolano numerose essenze di corredo.
La vegetazione legnosa è quasi assente e limitata a due piccole aree boscate da essenze igrofile.


Flora

La specie dominante è la cannuccia palustre (Phragmites australis), sostituita solo per brevi tratti dalla mazzasorda (Typha latifolia). Accompagnano quasi ovunque la cannuccia le carici (Carex elata, C. pendula) e, soprattutto dove il canneto si dirada, la betonica delle paludi (Stachys palustris), la forbicina (Bidens frondosa), l'ortica (Urtica dioica). Molto diffusa anche la rara felce di palude (Thelypteris palustris).
Il canneto non è privo di interessanti aspetti decorativi, soprattutto in tarda primavera, quando si presenta invaso dalle fioriture bianche del campanellino estivo (Leucojum aestivum), quì veramente comune, o dalle macchie gialle del giaggiolo acquatico (Iris pseudacorus) o porporine della salciarella (Lytrum salicaria).
La componente legnosa è costituita in prevalenza da essenze igrofile come il salice bianco (Salix alba), che costituisce un boschetto nel settore sud-ovest della riserva, dal salice delle paludi (Salix cinerea), che colonizza con esemplari sporadici le parti più asciutte del canneto. L'ontano nero (Alnus glutinosa), il pioppo bianco (Populus alba), il pioppo nero (Populus nigra) e l'acero campestre (Acer campestre), costituiscono un piccolo boschetto di impianto artificiale nel settore mediano del l'antico alveo fluviale, in prossimità dell'abitato di Gabbioneta.


Fauna

La fauna più rappresentativa è quella caratteristica degli habitat palustri con canneto e non manca di specie di particolare interesse.
Tra gli uccelli si segnala la presenza come nidificante del falco di palude (Circus aeruginosus) e di un piccolo passeriforme di canneto, il migliarino di palude (Emberiza schoeniclus), entrambe di estremo rilievo. Nidificano inoltre nel canneto il Tarabusino (Ixobricus minutus), la cannaiola verdognola (Acrocephalus palustris), la cannaiola (Acrocephalus scirpaceus), il cannareccione (Acrocephalus arundinaceus), l'usignolo di fiume (Cettia cetti), mentre atpprofittano del piccolo boschetto di salici il pendolino (Remiz pendolinus) ed il rigogolo (Oriolus oriolus).
Durante l'inverno e nelle stagioni del passo l'area è frequentata da discreti contingenti di uccelli caratteristici de questo tipo di habitat, tra cui si segnalano la marzaiola (Anas querguedula), il germano reale (Anas plathyrincos), il beccaccino (Gallinago gallinago). Le aree coltivate limitrofe alla riserva sono regolarmente frequentate dalle pavoncelle (Vanellus vanellus).Tra i micromammiferi meritano menzione il toporagno d'acqua (Neomis fodiens) ed il piccolo mustiolo etrusco (Suncus etruscus), quest'ultimo in una delle sue stazioni più settentrionali.