Vai alla home di Parks.it
 

L'Area Protetta

Carta d'identità

  • Superficie a mare: 14'721.00 ha
  • Regioni: Calabria
  • Province: Crotone
  • Comuni: Crotone, Isola di Capo Rizzuto
  • Provv.ti istitutivi: DM 27/12/1991 - DM 19/02/2002
  • Elenco Ufficiale AP: EUAP0166

 

 

Un'eredità da custodire e da valorizzare

Una superficie di 14.721 ettari e circa 40 km di costa: così si estende l'Area Marina Protetta "Capo Rizzuto". Otto promontori definiscono l'Area Marina Protetta il primo dei quali è quello di Capocolonna, con il tempio dedicato alla dea Hera Lacinia, mentre punta Le Castella ne rappresenta l'ultimo. Uno scorcio di mare nel mediterraneo caratterizzato dalla varietà degli ambienti naturalistici e dalla particolare geomorfologia della costa. Nel 1982 quest'area, considerata di notevole interesse ambientale è stata inserita tra le 21 aree protette o riserve da costituire in Italia. E finalmente il 27 dicembre 1991 è stata istituita l'Area Marina Protetta "Capo Rizzuto", che si estende da Capo Colonna a Barco Vercillo.
Al suo interno sono state individuate tre zone di Riserva Integrale, classificate come A e corrispondenti ai tratti di mare circostanti Capo Colonna e Capo Cimiti, e al tratto di mare antistante Capo Bianco, nelle quali è previsto un regime di tutela più rigido. La zona B, di Riserva Generale, comprende il tratto di mare da Capo Donato fino al limiti est di Barco Vercillo. Esiste, infine, una zona C, di Riserva Parziale, comprendente il residuo tratto di mare all'interno del perimetro dell'Area Marina Protetta, dove sono consentite le attività previste per la zona B.

Un frammento di costa rocciosa, formatasi in epoca remota, che conserva intatta la macchia mediterranea: nell'entroterra domina una fitta pineta con lentischi, timo, erba cristallina, mirto, capperi, tamerice, ginestra e ginepro. Sono soprattutto i fondali che fanno dell'Area Marina Protetta un ambiente unico dal punto di vista naturalistico, un ambiente da proteggere e conservare nel quale le estese praterie di Posidonia Oceanica, i banchi madreporici di Cladocora Caespitosa, il Sarago fasciato, l'Euscarus Cretensis ne sono solo un esempio. La varietà dei fondali è ancora più ampia di quella costiera e ancora tutta da studiare. Numerose ed importanti le specie ittiche che vi trovano rifugio e cibo: cernie, barracuda, tonnetti e a volte delfini.
Già da alcuni anni l'attività di rilevamento per stabilire il grado d'inquinamento del mare della Riserva ha dato risultati confortanti: tutte le specie vivono indisturbate e libere di riprodursi in habitat tranquilli. 

L'Area Marina Protetta, oltre al prioritario aspetto della preservazione ambientale, manifesta l'esigenza di salvaguardare anche le vocazioni di sviluppo economico del territorio che si affaccia sullo specchio del mare protetto, uno sviluppo evidentemente compatibile con la necessaria tutela dell'ambiente. Per promuovere la conoscenza dell'Area Marina Protetta, l'Ente Gestore mette a disposizione dei visitatori alcuni servizi particolarmente invitanti: corse sui battelli a fondo trasparente, per offrire la possibilità anche a chi non si immerge di osservare gli splendidi fondali; l'acquario, dove sono esposti gli esemplari delle specie marine rintracciabili nell'Area Marina Protetta ed i centri di accoglienza di Crotone e Le Castella dove si offre al visitatore la possibilità di visionare mostre di fotografie e ricevere pubblicazioni specializzate. Si possono inoltre effettuare escursioni in barca a vela e attività di pesca-turismo.

L'obiettivo, dunque, dell'Area Marina Protetta "Capo Rizzuto" è di rendere fruibile la realtà di un ambiente splendido e fragile, oggetto di custodia e valorizzazione, non solo per consegnarlo il più intatto possibile al futuro, ma perché può rappresentare una delle più grandi risorse, anche economiche, per il territorio.

Foto di Un'eredità da custodire e da valorizzareFoto di Un'eredità da custodire e da valorizzareFoto di Un'eredità da custodire e da valorizzare
 

Esplora i fondali...

Flora e fauna 

Tutto ciò che di bello e spettacolare circonda e ospita la riserva, è a portata di click; ma è solo un anticipo: perchè il vero incanto è poter ammirare dal vivo queste creature.

Ambiente

L'Area Marina Protetta "Capo Rizzuto" rappresenta il proseguimento nelle acque del Mar Ionio delle propaggini più orientali della regione Calabria e più precisamente dell'area conosciuta come Marchesato.
L'entroterra è costituito da un blando sistema collinare che si stende dalle pendici della Sila fino al mare con altezze che raramente superano i 300 metri s.l.m. . I corsi d'acqua sono relativamente pochi e caratterizzati da bacini idrografici limitati, che nulla hanno a che fare con il sistema idrografico che, prendendo origine dalla Sila, delimita con i due corsi d'acqua Neto e Tacina l'area del Marchesato rispettivamente a Nord e ad Ovest.

Ulteriori informazioni

Foto di Esplora i fondali...Foto di Esplora i fondali...
 

Aspetti Storici

La costa dell'area marina protetta "Capo Rizzuto" è stata frequentata dall'uomo fin da tempi antichissimi ed ha visto avvicendarsi le più importanti civiltà del passato. Qui giunsero gli Achei di Miskellos quando, intorno alla metà dell'VII sec. a.C., sbarcarono sulla costa e fondarono l'antica Kroton. Numerose sono le testimonianze della storia in questi luoghi: da Crotone a Capo Colonna a Le Castella.

 

Aspetti Geografici

La posizione geografica è stata favorevole per la Calabria agli albori della sua storia quando, più di duemila anni or sono, i greci dominavano i commerci del mare Mediterraneo; in seguito la regione divenne essenzialmente terra di conquista. Infatti, a differenza di altre regioni marittime, come la Liguria, la Calabria non seppe mai trarre vantaggio dai suoi mari: lo conferma anche il fatto che ben quattro dei suoi cinque capoluoghi di provincia sono situati nell'interno.

Foto di Aspetti Geografici
share-stampashare-mailQR Codeshare-facebookshare-twitter
© 2024 - Provincia di Crotone