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Punti d'interesse

Il Golfo di Trieste

Il litorale che caratterizza il Golfo di Trieste è vario e frastagliato: spiagge ghiaiose e ciottolose si alternano a complessi rocciosi che formano piccoli arcipelaghi di massi. Da Monfalcone a Trieste la costa è quasi rettilinea, non molto alta ma rocciosa e la vegetazione è ricca e assimilabile alla macchia mediterranea. Dalla città di Trieste, l'arco costiero s'incurva nei due grandi valloni di Muggia e Capodistria, profondi golfi dove la costa bassa, a spiaggia, si alterna a quella moderatamente alta e rocciosa in un susseguirsi di insenature, piccole baie e scogli.
Le rocce sono quelle del Carso che arrivano fino al mare, ricoperte da una straordinaria vegetazione mediterranea, in cui si mescolano mirti, oleandri, ginestre, lecci, cipressi, pini marittimi, olivi, fichi, sambuchi, rosmarini e lauri.
La parete rocciosa, coperta da una folta vegetazione, si lascia esplorare attraverso i suoi ripidi sentieri. Dall'alto, il panorama offre ad occidente la vista sulla foce dell'Isonzo, con l'Isola della Cona; a destra, il castello di Duino, che domina il golfo dall'alto del suo promontorio bianco a strapiombo sul mare; proseguendi si incontra l'ottocentesco castello di Miramare immerso nel verde del parco, con l'antistante riserva marina e poi Trieste e l'Istria, con Punta Salvore alla sua estremità occidentale.

 
 

Il Castello di Miramare

Edificio in stile eclettico, costruito tra il 1856 e il 1860 per volere dell'arciduca Massimiliano d'Asburgo - poi imperatore del Messico - su progetto di Carl Junker, conserva all'interno l'arredo e le decorazioni originali dell'epoca. Grande parco (22 ettari) adagiato sulla riva del mare, creato dal committente su un promontorio allora privo di vegetazione con numerose essenze botaniche di origine tropicale.
All'interno del castello si visitano gli appartamenti di Massimiliano e della sua consorte Carlotta del Belgio, le stanze destinate agli ospiti, la sala didattica con la storia della costruzione del Castello e del Parco, l'appartamento abitato dal Duca Amedeo d'Aosta con arredi risalenti al 1930 in stile razionalista. Da notare, in particolare, la sala di ascolto della musica suonata da Carlotta sul fortepiano esposto nella sala VII; la serie dei quadri di Cesare dell'Acqua che raccontano la storia di Miramare nella sala XIX e la sala del trono, di recente restaurata e riportata all'antico splendore.
Il parco offre al pubblico l'occasione di una passeggiata botanica di notevole interesse assieme all'importante raccolta di sculture che decora i molti vialetti. Inoltre si segnalano le Scuderie, edificio, di recente restaurato, e oggi destinato a manifestazioni espositive temporanee; le Antiche Serre; il Castelletto che conserva parte della decorazione originale ancora presente al primo piano.

 
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