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Maxi sequestro di ricci

Operazione congiunta AMP Porto Cesareo, Capitaneria e Carabinieri

(Porto Cesareo, 26 Mar 15) Importante operazione congiunta di tutela dell'ambiente marino sul litorale Jonico-Cesarino, condotta sinergicamente dal personale dell'omonima Area Marina Protetta diretta dal direttore Paolo D'Ambrosio, dagli uomini della Capitaneria di Porto della città rivierasca agli ordini del comandante maresciallo luogotenente Cipriano AntonioTrisolini e dai Carabinieri della stazione di Porto Cesareo al comando del Maresciallo Vincenzo Caliandro. Le attività di controllo del territorio e di salvaguardia e tutela ambientale, hanno portato ad effettuare l'ennesimo ingente sequestro di ricci di mare, specie protetta e della quale è vietata la pesca in area sottoposta a vincolo ambientale. Va infatti segnalato che il sequestro è avvenuto proprio nella Riserva Marina e specificatamente nella fascia nella quale è vietata la pesca subacquea (quindi anche e soprattutto dei ricci) ancor peggio se la pesca subacquea, come in questo caso, è stata effettuata in immersione con le bombole.Questi i fatti. Nella mattinata del 18 marzo i militari dell'ufficio locale marittimo di Porto Cesareo e della stazione dei Carabinieri hanno eseguito un sequestro di oltre 4000 echinodermi (ricci) elevando denuncia penale nei confronti di due pescatori illegali, per altro recidivi. L'attività è degna di nota sia per il grosso quantitativo ma anche perché il pescato sottoposto a sequestro, successivamente dallo stesso personale dell'Amp è stato nuovamente rigettato in mare e nella stessa zona da dove era stato pescato illegalmente. Soddisfazione è stata espressa da tutte le forze impegnate.

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Maxi sequestro di ricci
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