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Area Marina Protetta Tavolara
Punta Coda Cavallo

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Bioacustica: un progetto innovativo per il futuro della gestione ambientale

SEACOUSTIC SARDEGNA L’ACUSTICA PASSIVA PER IL MONITORAGGIO E LA DIAGNOSTICA DEGLI ECOSISTEMI MARINI

(Olbia, 21 Lug 16) Dall'11 al 18 luglio 2016 si sono svolti, nell'AMP di Tavolara, i campionamenti del progetto SEACOUSTIC SARDEGNA. La campagna di monitoraggio ha previsto l'installazione temporanea di cinque stazioni subacquee di registrazione audio nelle zone A, B e C dell' area protetta. Nel tempo, avremo un indicatore acustico di qualità dell'ambiente e informazioni importanti per il controllo delle zone interdette al traffico e alla pesca. Attraverso le registrazioni sonore, infatti, si possono riconoscere i movimenti delle imbarcazioni, se effettuano lo strascico o se gettano l'ancora in zone vietate, dunque valutare interventi in difesa dell'ambiente marino utilizzando dati certi ed oggettivi.

Questo progetto, estremamente innovativo e strategico per le azioni di conservazione dell'AMP di Tavolara,  ci permetterà di avere una rivelazione dinamica e continua del dato sonoro con un bassissimo impatto ambientale. Tra gli obiettivi delle ricerche in corso presso l'AMP di Tavolara, vi è lo studio del legame tra acustica e effetto riserva, il monitoraggio delle imbarcazioni incluso il rumore che emettono e il potenziale impatto sulla fauna locale.

L'Area Marina Protetta di Tavolara sarà inserita nella Rete mediterranea di monitoraggio dei suoni biologici e umani (CALME, www.medtrix.fr), con l'installazione di un punto di registrazione pluriennale.

L'oceano è tutt'altro che il mondo del silenzio. Una sinfonia di suoni naturali (biologici e fisici) e umani scandiscono il ritmo della vita sottomarina. Il suono viaggia cinque volte più veloce e più lontano in acqua che in aria e svolge un ruolo fondamentale negli ecosistemi marini. L'emissione sonora è, infatti, una delle principali fonti di informazioni, alla base della sopravvivenza di molte specie animali. Dagli invertebrati ai pesci e alle loro larve, fino ai mammiferi marini, sono tantissimi gli organismi marini che emettono o ascoltano i suoni. Il mare ci offre una sorprendente gamma di sonorità, dal semplice schiocco del gambero pistola al rombo della cernia, dal battito di denti del pesce pagliaccio fino ai canti complessi delle balene. Il paesaggio acustico creato da tutti questi "rumori", spesso disturbato dalle attività umane, fornisce preziose informazioni circa la vita, l'habitat e lo stato di salute del mare. L'ecologia dei paesaggi sonori è una nuova disciplina che utilizza l'importanza della sinfonia degli oceani per studiarne e monitorarne lo stato ed i suoi cambiamenti spazio-temporali. Un paesaggio sonoro offre, infatti, una visione integrativa di un ecosistema grazie all'ascolto di fonti sonore: biologiche (biofonia); naturali ma abiotiche, come pioggia e vento (geofonia); di origine umana (antropofonia). I paesaggi acustici sono facilmente misurabili in modo continuativo e ad alta risoluzione temporale, senza perturbare l'ecosistema in esame. Attraverso l'ascolto dei suoni è quindi possibile monitorare i cambiamenti ambientali e climatici. Il gruppo di ricerca CHORUS (www.chorusacoustics.com; Fondation Grenoble INP), specialista in acustica sottomarina e bioacustica, con il supporto della "Agence de l'eau RMC" (Francia), conduce progetti per mostrare e valutare le potenzialità dell'acustica passiva ai fini del monitoraggio e dello studio degli ecosistemi marini e delle loro dinamiche. L'obiettivo finale è la creazione di indicatori acustici dell'ecosistema marino che consentano di comprenderlo; monitorarlo e tutelarlo. In Sardegna i progetti si svolgono in collaborazione con l'AMP di Tavolara e con l'acquario di Cala Gonone. 

Bioacustica: un progetto innovativo per il futuro della gestione ambientale
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