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Riserva Naturale Monterano

 

L'Area Protetta

Carta d'identità

  • Riserva Naturale Monterano:
    • Superficie a terra: 1'076.00 ha
    • Regioni: Lazio
    • Province: Roma
    • Comuni: Canale Monterano
    • Provv.ti istitutivi: LR 79 02/12/1988 - LR 62 !5/11/93
    • Elenco Ufficiale AP: EUAP0274
  • Altre aree protette gestite:
    • ZPS Comprensorio Tolfetano-Cerite-Manziate

 

 

Ambiente

La posizione a cavallo tra i Monti della Tolfa e l'area Sabatina consente di offrire aspetti rappresentativi di entrambi i comprensori.
Al primo appartengono i terreni sedimentari calcareo-marnosi, mentre le spesse coltri di tufo dell'apparato vulcanico sabatino presentano profonde forre incise dal fiume Mignone e dal suo affluente Bicione.

 

Vegetazione

Tra le suggestive rovine dell'antica Monterano, su uno sperone di tufo delimitato dai due corsi d'acqua, una rigogliosa vegetazione a bagolaro, leccio, caprifico, carpino e sambuco evoca paesaggi esotici mentre le pareti a strapiombo delle forre sono coperte, nei versanti ben esposti, da una formazione vegetazionale mediterranea. Un denso strato di muschi, felci tra le quali la rara felce florida e ciclamini, riveste i versanti in ombra.I boschi sono costituiti prevalentemente da querce decidue come il cerro e la roverella, dall'ontano, dal pioppo, dall'acero di monte, dal nocciolo, dal carpino bianco e dal non comune agrifoglio. Di grande importanza alcuni monumenti naturali arborei quali le querce della Lega, due esemplari vetusti di circa 400 anni!

 

Fauna

Le presenze faunistiche sono di notevole interesse: fra i mammiferi presenti la martora, il tasso, l'istrice, numerosi cinghiali: questi ultimi, spesso di razza ungherese, sono il motivo per un'intensa attività di bracconaggio all'interno dell'area protetta e nelle riserve venatorie private ad essa vicine.
Ricco l'elenco dei rapaci che comprende il lanario, la poiana, il biancone, il nibbio reale, il nibbio bruno, il gheppio, l'albanella minore e, come presenza ormai del tutto occasionale, il capovaccaio.
Numerosi i rapaci notturni che nidificano nei vecchi tronchi o tra le rovine: tra essi il gufo comune, il barbagianni, l'allocco e la civetta.
Tra i rettili presenti la testuggine comune, il biacco, il colubro d'Esculapio e la luscengola.

 

Emergenze storico-culturali

I ruderi dell'antica Monterano, con resti di chiese, edifici, arcate di acquedotti, risalenti a varie epoche, costituiscono uno spettacolo suggestivo, reso ancora più unico dalla vegetazione che ne ricopre le murature.
Nel territorio, in cui sono state trovate testimonianze del periodo preistorico, sono ben visibili le testimonianze del periodo etrusco: interessanti le necropoli dell'Ara del Tufo, della Bandita, di Gatta Pelosa, del Franco, di Poggio della Vena.

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