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A Sestola avviato il percorso per l’allargamento all’Appennino modenese della Riserva MaB Unesco

(Sestola, 17 Lug 18) A detta degli stessi promotori è stato "il primo passo di un lungo percorso" il seminario che si è svolto al castello di Sestola, centrato sull'avvio dell'allargamento della Riserva MaB Unesco dell'Appennino Tosco Emiliano alla aree montane modenesi, in particolare quelle ricomprese nei Parchi e nelle Riserve naturali. Presenti all'incontro, oltre ai rappresentanti dell'Ente Parchi Emilia Centrale, organizzatore dell'evento, sindaci e amministratori dei Comuni appenninici e numerosi "addetti ai lavori", dagli esponenti della scuola a quelli dell'università, dalle guide ambientali alle associazioni ambientaliste, dal mondo della ricerca ambientale agli operatori dello sviluppo turistico. Tutti ad ascoltare le relazioni dei rappresentanti della Riserva Unesco e del Parco nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano, che ne costituisce il cuore, guidati dal presidente, Fausto Giovanelli, che hanno raccontato il percorso che portò, nel giugno 2015, al riconoscimento da parte dell'organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura, di quest'area quale Riserva "Men and the Biosphere" (MaB: 669 nel mondo e 15 in Italia), cioè un territorio in cui le comunità sono in sviluppo armonico con la biodiversità. «La MaB - ha detto il presidente Giovanelli - non nasce solo per "conservare", ma soprattutto per "fare" nell'ambito dello sviluppo sostenibile e dell'educazione». Per questo sono stati presentati i primi progetti su cui la Riserva ha lavorato in questi primi tre anni di vita, riferiti in particolare all'ambito dei prodotti tipici e a quello della scuola.

La Riserva MaB Unesco dell'Appennino Tosco Emiliano è oggi una vasta area di poco più di 223mila ettari a cavallo del crinale tosco-emiliano che comprende 34 Comuni fra le province di Reggio Emilia, Parma e Massa Carrara, con un solo comune modenese. Ed è proprio l'allargamento a quest'ultima area che è stato oggetto del seminario sestolese. Come ha detto il presidente dell'Ente Parchi Emilia Centrale, Giovanni Battista Pasini: «La MaB non è un nuovo ente, ma un "brand" che qualifica il territorio e stiamo verificando la volontà delle comunità territoriali a entrarne a far parte. Sarà un percorso lungo e complesso, una sorta di "processo culturale" che potrà essere svolto solo con un efficace lavoro di squadra. Dobbiamo lavorare sul territorio insieme ai Comuni, oggi i nostri principali interlocutori».

Un percorso, comunque, per il quale esiste già una "road map" piuttosto impegnativa, che prevede la perimetrazione dell'allargamento e l'adesione dei Comuni entro la fine dell'anno e la trasmissione al Ministero del dossier completo entro il 31 maggio 2019. Sono diversi i Comuni dell'Appennino modenese che hanno già deliberato l'adesione.

Il seminario di Sestola
Il seminario di Sestola
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