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Riserva Naturale Regionale Sentina

 

L'Area Protetta

Carta d'identità

  • Superficie a terra: 174.33 ha
  • Regioni: Marche
  • Province: Ascoli Piceno
  • Comuni: San Benedetto del Tronto
  • Provv.ti istitutivi: DCR 156 14/12/2004
  • Elenco Ufficiale AP: EUAP0893

 

 

Inquadramento storico

L'area della Sentina, prossima al confine tra Marche e Abruzzo, oltre ad avere un notevole valenza paesistico-ambientale, costituisce fin dall'antichità anche un complesso costiero di grande valore storico-geografico.
Numerosi documenti storici ed archeologici confermano che questa fu: territorio di scontri tra diverse popolazioni; zona soggetta a calamità naturali, ara di grandi scambi commerciali e punto strategico tra la Salaria e la Flaminia in qualità di collegamento principale tra la costa e l'entroterra.
Il quadro storico può essere suddiviso in quattro fasi principali:

1- Truentum e i Liburni (Vii sec. A.C. - VI sec. d.C): i Liburni sbarcano presso la foce del fiume Tronto e colonizzano il territorio circostante. Nasce e si sviluppa la città di Truentum (oggi Martinsicuro) e Castrum Truentum (oggi Porto d'Ascoli). Come riferisce Plinio, questa rappresenta "l'unica memoria rimasta in Italia delle colonie fondate da questo popolo proveniente dall'Istria.
La zona passa poi sotto il controllo romano divenendo un grande centro commerciale e amministrativo, ma la città è costretta a subire invasioni barbariche e saccheggi, devastazioni e pestilenze, fino ad essere gradualmente abbandonata.

2- La contesa tra Ascoli e Fermo (XI sec. - XVI sec.): in questi anni, la città di Ascoli, già prospera e potente, inizia una serie di scontri con Fermo per la conquista di questa terra, strategica per lo sbocco sul mare. Con la Bolla Pontificia del 13 maggio 1323, Papa Giovanni XXII concede alla città di Ascoli il diritto di costruire un porto che prende il nome di Porto d'Ascoli, con la condizione di costruirvi anche "edifici idonei e sufficienti a ricevere, conservare, caricare e scaricare navi, galee e barche". Alcuni storici affermano che questi edifici vennero costruiti dagli ascolani in 3 anni ed erano composti da torri e bastioni fortificati.

3- Primi lavori di sistemazione da parte dei fratelli Laureati (XVI sec. - XVIII sec.): la zona comincia a popolarsi, i terreni iniziano ad essere coltivati o ad essere utilizzati come pascolo. Vengono inoltre realizzati dei canali per smaltire le acque delle piene del fiume Tronto ed evitare allagamenti nelle zone circostanti.

4- I Marchesi Sgariglia e la produzione agricola (XIX sec. - XX sec.): i Marchesi Sgariglia hanno migliorato la produzione agricola, realizzato la strada di collegamento con l'entroterra e hanno fatto costruire delle case coloniche per gli affittuari di quelle zone.
Nel 1863 viene inaugurata la ferrovia costiera adriatica.

Fiume
Fiume
Casolare e zona umida
Casolare e zona umida
Visuale aerea della zona umida
Visuale aerea della zona umida
 

Territorio

Per un tratto di circa 1,7 Km, la zona immediatamente a Nord della foce del fiume Tronto risulta costituita da un cordone sabbioso con morfologia di duna piatta dietro la quale si rinvengono piccoli lembi di ambienti umidi salmastri e di praterie salate.
Dall'analisi di antichi documenti, in località Sentina si evince la chiara presenza di un bacino lacustre ("Carta della Spiaggia fra la punta di Marano ed il conflusso del fiume Tronto che divide lo Stato Ecclesiastico ed il Regno di Napoli, 1600"; "Topografia dello Stato d'Ascoli della Marca, 1860") che a causa di successive urbanizzazioni ed opere di bonifica si è visto gradualmente scomparire.

Altre informazioni

Visuale aerea della zona umida
Visuale aerea della zona umida
 

Fauna

Nel territorio della Sentina risultano presenti 143 specie di uccelli (32 sono incluse nell'Allegato I della Direttiva "Uccelli" e 70 rientrano negli elenchi delle Specie di Interesse Fenicotteri nella riserva (anno 2005) Conservazionistico in Europa (SPEC); 14 specie di mammiferi; 5 specie di rettili; 3 specie di anfibi, 6 specie di pesci (considerando solo quelli d'acqua dolce); per un totale di 171 specie (compresi gli uccelli migratori e non nidificanti).

Altre informazioni

Foto di Fauna
 

Flora

La flora che si rinviene nella Riserva non presenta specie tali da poterle ritenere in assoluto rare in quanto la maggior parte è ampiamente distribuita nel Mediterraneo, alcune anche lungo le coste atlantiche.
La particolarità di questa flora è rappresentata dalla presenza di alcune specie che hanno avuto difficoltà a riprodursi in altri siti della costa adriatica, a causa della forte antropizzazione subita dai delicati ambienti dunali e retrodunali.

Altre informazioni

Papaveri
Papaveri
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