1.2. caratteristiche della politica ambientale.

 

Il problema ambientale presenta caratteristiche rilevanti per le loro ripercussioni sulla politica di settore, per esempio il fatto di avere come oggetto beni pubblici e la presenza di esternalità negative, ovvero di costi imposti a terzi che ne subiscono gli effetti senza godere dei benefici né avere la responsabilità delle cause.

Le politiche ambientali sono "difficili", particolari, a tratti anomale e presentano caratteristiche quali:

scarsa visibilità: i problemi ambientali non vengono percepiti immediatamente, ma richiedono, invece, l'obbligo di sofisticate strumentazioni, oppure si manifestano su tempi lunghi, o su scala dimensionale così vasta da poter essere colti solo attraverso elaborate ricerche scientifiche;

tempi sfalsati: i tempi dell'intervento pubblico sono profondamente dissonanti rispetto a quelli dei processi ambientali; gli attori politici preferiscono affrontare i problemi che attirano di volta in volta l'attenzione dell'opinione pubblica piuttosto che quelli di lungo periodo, per quanto scelte di questo tipo risultino meno efficaci e meno efficienti per il problema ambientale;

elevato contenuto tecnico scientifico: le normative ambientali rispecchiano tale caratteristica, richiedono continui aggiornamenti e una delle conseguenze sul piano politico é che, se é vero che un problema può coinvolgere un pubblico ampio solo se risponde al requisito della semplicità [Meny e Thoening, 1989; trad. it. 1996, 145], l'attenzione e la partecipazione di chi non é addetto ai problemi ambientali é scoraggiata in proporzione alla loro complessità, a prescindere dalla reale gravità delle specifiche questioni [Caldwell, 1990 a, 15].

Incertezza: si verifica quando non si hanno a disposizione adeguate informazioni circa le relazioni di causa-effetto; l'incertezza può giustificare il rinvio di ogni decisione, o al contrario spingere ad adottare a maggior ragione misure precauzionali (vorsorgeprinzip) al fine di prevenire il possibile insorgere di danni;

Costi concentrati, benefici diffusi: i costi della protezione ambientale sono certi, immediati e concentrati presso specifici settori della società, mentre i benefici sono diffusi, incerti e dilazionati nel tempo. Per quel che riguarda la politica ambientale, é evidente che mentre i costi delle misure di riduzione degli inquinamenti sono destinati a ricadere su un numero ristretto di attori (gli inquinatori, appunto) - che quindi sono razionalmente motivati a investire le proprie risorse per cercare di evitare o quanto meno limitare tali misure - i potenziali benefici riguardano un numero molto ampio di soggetti, che quindi hanno scarse motivazioni a sostenere i costi insiti nella mobilitazione necessaria per ottenere politiche di tutela dell'ambiente (tali benefici sono inoltre difficilmente avvertibili nel breve periodo) [M. Olson, 1965];

Elevata interdipendenza: le politiche pubbliche si trovano ad affrontare grovigli di problemi e soluzioni che sono profondamente intrecciati. La politica ambientale é caratterizzata da una pervasività particolarmente accentuata che si ripercuote sul piano sociale, economico e politico; risulta difficile individuare un settore o aspetto che non sia ricollegabile in qualche modo all'ambiente proprio perché é all'interno dell'ecosistema che hanno luogo le azioni umane: salute umana, sicurezza, estetica, produzione di alimenti, risorse naturali, sopravvivenza di specie biologiche, attività produttive, occupazione, trasporti, energia, ricerca scientifica, relazioni internazionali e lo stesso funzionamento del sistema politico [Ingram e mann, 1983, 687]; come si vede, ben poco può essere escluso.

Quindi dal carattere d'interdipendenza discende che ai fini di una comprensione adeguata dei processi e degli esiti della politica ambientale si deve tenere conto dei processi che si svolgono contestualmente in altre politiche settoriali connesse.

Concludendo, affermiamo che la politica ambientale é figlia di un'epoca di ambiziose politiche riformiste avviate nei paesi occidentali nel corso degli anni '60, basate sulla fiducia nella capacità dello Stato di indurre modificazioni di grande portata nella società.

Nel corso degli ultimi tre decenni, consistenti risorse politiche, legali, amministrative e finanziarie sono state investite in questo settore: carte costituzionali sono state aggiornate, normative approvate, limiti fissati, ministeri istituiti, apparati tecnico-burocratici predisposti, fondi stanziati e spesi, infrastrutture realizzate.

La politica ambientale si é dimostrata assai più intrattabile di quanto inizialmente stimato. Con il tempo, si é dovuto prendere atto che i risultati appaiono ben al di sotto delle aspettative di una rapida soluzione e soprattutto ancora lontani dall'assicurare livelli ambientali adeguati un po' in tutti i paesi industrializzati, sia pure con differenze significative.