MATERIALI E METODI

 

Per l'individuazione dei principali tipi strutturali, si sono effettuati dei sopralluoghi in campo, da cui è scaturita un'immagine dei boschi.
Nella scelta delle aree campioni si è adottato un criterio soggettivo (metodo idoneo per l'esame delle strutture).
Le aree di saggio prese in considerazioni sono dieci: ogni area ha una superficie di 1000 mq, di forma rettangolare, con i lati minore e maggiore rispettivamente di 20 e 50 m.
Queste aree sono collocate in un'ampiezza altitudinale compresa fra 1000 e 1870 ca. m s.l.m.
Sei aree sono relative alla pineta, una è relativa al bosco misto di castagno, pino laricio e roverella e e tre sono relative ai boschi di leccio.
Le aree sono state tracciate utilizzando lo squadro graduato, le paline e le rotelle metriche.
Per le aree di saggio relative alla pineta sono state numerate le piante ricadenti all'interno di ogni area e di ciascuno è stato determinato:

Sulla scorta di questi dati è stato possibile determinare:

All'interno di ogni area di saggio, per meglio evidenziare la struttura verticale del soprassuolo, si è provveduto al rilevamento di transect di struttura verticale della larghezza di 8 m e della lunghezza di 50 m e con lo stesso orientamento delle aree di saggio.
Nella rinnovazione sono state incluse tutte le piante con diametro al colletto da 1 a 5 cm.
Nella rappresentazione della distribuzione della rinnovazione si è utilizzato il metodo degli assi cartesiani, sovrapposti ai lati delle aree di saggio, distinguendo però due casi:

  1. nella distribuzione uniforme con scarsa densità, ci si è riferiti agli stessi assi cartesiani utilizzati per individuare la distribuzione delle piante adulte;
  2. nella distribuzione di tipo aggregata ad elevata densità, si sono utilizzati piccoli transect di lunghezza variabile, che sono stati posizionati all'interno dell'area di saggio, tramite la determinazione dei punti estremi individuati con il sistema degli assi cartesiani dell'area di saggio.

La densità della rinnovazione (n°/mq) è stata determinata riferendosi sia alla superficie occupata da questa, sia alla superficie totale.
Si è determinata la frequenza e la densità tenendo conto dei casi di rinnovazione: scoperto (assenza di copertura), coperto (totale copertura), di margine (parziale copertura).
Si è misurato il diametro al colletto e l'altezza totale.
Sulla scorta di queste informazioni si è determinato: diametro minimo, massimo e medio; altezza minima, massima e media.
La caratterizzazione dei diversi tipi strutturali è basata della seguenti variabili:

Il prelievo delle carotine è stato effettuato a 50 cm ca. da terra, col succhiello di Presler, in senso perpendicolare all'asse della pianta e in direzione casuale, dato che l'accrescimento del fusto delle piante è più o meno regolare.
Per l'analisi delle carotine ci si è avvalsi di una lente a 13 ingrandimenti;

Le aree 1 e 6 sono state suddivise in quattro classi di altezza in modo da includere anche le piante dello strato inferiore, altrimenti escluse da una suddivisione del soprassuolo in tre classi di altezza.

Per i boschi cedui è stato determinato:

Sulla scorta di queste informazioni si è determinato:

determinazione delle piante nelle diverse classi di altezza: per la determinazione delle suddette classi si è suddiviso il soprassuolo in tre piani, un piano superiore o dominante, uno intermedio e uno inferiore sempre dominato.