FISIONOMIA DEI BOSCHI DI LECCIO

 

I boschi di leccio, che per il territorio in esame hanno la più grande estensione territoriale, sono interessati dalla struttura tipica dei cedui semplici, che conferisce loro la fisionomia del bosco coetaneo ottenuto attraverso il governo a ceduo.
La struttura di questi boschi è caratterizzata da profili a piani prevalentemente monoplani e biplani (area 9 e 10), comuni a quasi tutti i soprassuoli di questo territorio.
Tuttavia differenze notevoli esistono per dimensioni delle piante, per densità, copertura e composizione floristica, parametri che contraddistinguono i diversi tipi di soprassuolo, conferendo fisionomie distintive.
L'area 9, presa come esempio per tutti i soprassuoli che vegetano su affioramenti lavici, si contraddistingue nettamente da altre aree che hanno condizioni stazionali più confacenti alle esigenze della specie e che presentano copertura quasi continua, densità e dimensioni maggiori, conferendo a questi tipi di boschi la fisionomia tipica del bosco chiuso.
A marcare le differenze della fisionomia dei soprassuoli è la presenza di arbusti di dimensioni più o meno notevoli che si arricchiscono in abbondanza quando la copertura del Leccio lo permette.
E' comune trovare soprassuoli di leccio ricchi di specie arbustive ed arboree, che qui trovano notevole espressione floristica, attraverso un gran numero di specie; ma è anche comune trovare boschi con notevole copertura, quasi impenetrabili nei confronti della luce e di conseguenza privi o quasi di specie del sottobosco.