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Parco Nazionale della Ciénaga de Zapata



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La Ricerca scientifica e la Tutela della biodiversità

Paesaggio
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Centro di Riproduzione ittiofauna

L'attività scientifica promossa dal CITMA (Ministero della scienza, tecnologia ed ambiente) nella regione di Zapata ha reso possibili numerosi progressi nel campo dell'ecologia e della tutela della biodiversità e sono stati messi a punto vari progetti che si basano sulla partecipazione diretta della popolazione locale.
Sono state costituite 5 stazioni scientifiche per garantire la conservazione delle risorse naturali e per incentivare la ricerca scientifica.


Centro di Riproduzione della Cotorra

Lo scopo principale di questo centro è quello di ottenere la riproduzione della cotorra cubana (Amazona leucocephala) in cattività, con l'obiettivo di tutelare così le popolazioni selvatiche, preservandole da prelievi illegali dei giovani in natura, dato l'interesse interno ed internazionale per la detenzione di questa specie in cattività. Obiettivo non secondario è l'educazione ambientale, in particolare nei confronti dei giovani delle scuole. E' in corso con questo centro un progetto di collaborazione scientifica tra le facoltà di medicina veterinaria di Torino e dell'Avana, con un finanziamento del Comune di Torino.


Giardino botanico

La funzione del centro, oltre a quella di dare al visitatore la possibilità di conoscere la flora endemica grazie ad un piccolo giardino, è quella di censire e studiare la flora presente nella Ciénaga ed in particolare le piante potenzialmente medicinali.
Ad oggi sono state catalogate 140 specie di piante con valore medicinale di cui 38 sono utilizzate per la produzione di fitofarmaci, dai quali si sono ottenuti 35 principi terapeutici, parte dei quali già in commercio.


Centro di Riproduzione dell'lttiofauna Indigena

Si è ottenuta la riproduzione in cattività del "manjuarí" (Lepisosteus tristoe-chus), aumentando annualmente il numero di soggetti destinati al ripopolamento ed inoltre sono stati compiuti studi approfonditi sulla sua biologia, svelandone aspetti fino a poco tempo fa sconosciuti. Le ricerche hanno avuto una notevole importanza pratica sulla gestione dell'allevamento. Si sta studiando inoltre la biologia della "jicotea" (Trachemys decussata) per poterla riprodurre in cattività.


Allevamento di coccodrilli

Sono in corso studi finalizzati a garantire la conservazione e lo sviluppo del coccodrillo cubano (Crocodylus rhombifer). Si è riusciti ad ottenerne la riproduzione in cattività, aumentando così ogni anno il numero di individui destinati al ripopolamento. Qui vengono analizzati anche i diversi aspetti biologici importanti per la gestione dell'allevamento e viene studiata la biologia e l'etologia della popolazione selvatica. Attualmente sono presenti in allevamento generazioni selezionate in purezza.


Centro per la gestione ed il controllo ambientale
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Centro per la gestione ed il controllo ambientale

Questo centro ha il compito principale di sviluppare e realizzare progetti e ricerche ambientali per le differenti istituzioni e centri di produzione della regione. Queste ricerche hanno l'obiettivo di monitorare per tempo eventuali impatti ambientali negativi e proporre soluzioni che evitino il degrado dell'ambiente. Importanti sono anche le ricerche e le attività di educazione ambientale rivolte principalmente agli abitanti della Ciénaga.
Molte sono inoltre le ricerche realizzate a Zapata grazie all'appoggio di organizzazioni internazionali quali il WWF, la FAO ed organizzazioni non governative quali ad esempio Natura Hispanica.


Stazione ecologica "Fermin Cervera"

Nell'ambito dei progetti di cooperazione tra il Parco dei Laghi di Avigliana ed il Parco Nazionale della Ciénaga de Zapata, la Regione Piemonte ha finanziato la costruzione di una stazione ecologica a Santo Tomás. Questa struttura permetterà ai ricercatori di fruire di un punto di accoglienza, organizzato in modo tale da ospitare gruppi di studiosi, mettendo loro a disposizione le attrezzature necessarie. Il centro è stato dedicato al celebre zoologo spagnolo Fermin Cervera. Funzione collaterale, ma non meno importante, è quella di creare posti di lavoro agli abitanti di Santo Tomás, in modo tale da trattenerli sul territorio.


La pesca sportiva

La pesca sportiva può, se regolamentata secondo i principi conservazionistici, essere considerata un'attività compatibile con la tutela della biodiversità e fungere da fonte di autofinanziamento per il Parco. Il sistema adottato nella Ciénaga prevede che la gestione dell'ittiofauna sia affidata al controllo dell'EMA, tramite i suoi biologi, che nei piani di prelievo annuali stabiliscono il quantitativo di pesce che può essere prelevato, i metodi di pesca ed il numero giornaliero e settimanale di pescatori - poche unità- che possono accedere alle singole zone di pesca. Va rilevato che ciascun pescatore è sempre seguito da una guida che riveste una duplice funzione di aiuto e di controllore. Per lo più il sistema adottato è quello cosiddetto "No Kill", che prevede la cattura del pesce con sistemi di pesca, mosca e spinning, che ne permettano la sopravvivenza ed il suo immediato rilascio. Solo gli esemplari considerati di taglia "record" possono essere trattenuti. Il prelievo è quindi insignificante rispetto alla produttività dell'ambiente.
I soli due siti nei quali è permessa la pesca sono la Laguna del Tesoro ed il Rio Hatiguanico.
La Laguna del Tesoro è il più grande bacino d'acqua dolce di Cuba. Il luogo ideale per pernottare è Guamá, dove è addirittura possibile pescare dalla propria abitazione, anche se la vera pesca si effettua dalla barca lungo i canali ed i mangrovieti. La vegetazione rigogliosa che popola i canali crea un habitat ideale per la riproduzione e lo sviluppo del persico trota (Micropterus salmoides), specie alloctona introdotta alla fine del 1800 dalla Florida.

L'attività subacquea

Con una ventina di siti in mare ed almeno cinque cenotes, la Bahía de Cochinos è in Cuba un luogo d'elezione per il nuoto subacqueo, sia il semplice snorkeling, siano le più impegnative immersioni con le bombole.
Raggiungere la barriera corallina è molto facile e non è praticamente mai necessario l'utilizzo di un'imbarcazione, in quanto vi si può accedere direttamente sia dalle spiagge sia dalle scogliere, tramite scalette in metallo simili a quelle delle piscine. Le immersioni sono alla portata anche dei neofiti grazie alla presenza di istruttori molto ben preparati tanto dal punto di vista tecnico, quanto da quello naturalistico. Nei due alberghi di Playa Larga e Playa Girón, vengono organizzati dei brevi corsi che possono essere definiti come "battesimo" all'attività subacquea e che permettono di effettuare, dopo un paio di lezioni in piscina, alcune immersioni facili e prive di rischi, ma tali da far avere un primo contatto con il mondo sottomarino.

Il turismo scientifico

Fauna
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Il Centro visite del CITMA è il luogo d'elezione per ottenere, grazie anche alla professionalità, esperienza e gentilezza degli addetti, tutte quelle informazioni fondamentali per poter conoscere e visitare la Ciénaga. In un piccolo museo sono esposti e descritti in modo didattico i vari ecosistemi tipici della zona, dalle foreste, alle paludi, ai fondi marini con una delle più belle barriere coralline, così come sono descritte in modo accessibile anche ai profani le vicende geologiche che hanno caratterizzato la storia di Cuba. Un posto importante è occupato dalla storia degli insediamenti umani succedutisi nei tempi.
Nei pressi del centro, appena attraversata la strada, è stato costruito un percorso naturalistico nella foresta, denominato "Sendero del bosque sonoro" che permette al visitatore appena giunto nella Ciénaga di prendere un primo contatto con l'avifauna tipica, grazie anche alla presenza di guide specializzate che accompagneranno il turista ad osservare i vari uccelli che abitano la foresta, dal tocororo emblema di Cuba, al "cartacuba", al "zunzuncito" (Mellisuga helenae) tra i più piccoli colibrì del mondo.
Come già ricordato precedentemente, da alcuni anni la protezione delle specie animali a rischio di estinzione nella Ciénaga de Zapata è diventato un obiettivo prioritario e pertanto sono stati costruiti dei centri di recupero delle specie a rischio. Effettuare un'escursione in questi centri permette al visitatore di valutare più da vicino le sfide e i successi di questa battaglia per la tutela della biodiversità.
Il centro per l'allevamento dei coccodrilli fu il primo ad essere istituito nel 1960 con il fine di tutelare il coccodrillo cubano (Crocodylus rombifer), seriamente minacciato dalla caccia di frodo.
Il Centro di riproduzione della cotorra ha l'obiettivo di produrre in cattività la cotorra cubana (Amazona leucocephala), oggetto di eccessivo prelievo nell'ambiente a causa della sua facilità di addomesticamento.
Il Centro di riproduzione dell'ittiofauna indigena è stato istituito allo scopo di tutelare l'ittiofauna autoctona ed in particolare il "manjuarí" (Atractosteus tristoechus), considerato per la primitività della sua struttura anatomica e biologia un fossile vivente.