Riserva integrale di Otonga



Educazione ambientale


Il progetto di collaborazione dell'Ente Parchi Astigiani

Loghi dei Parchi Astigiani intagliati in avorio vegetale La Riserva di Otonga può essere considerata quale progetto pilota di tutela e valorizzazione di un lembo di foresta tropicale amazzonica nella catena montuosa andina ecuadoregna, includente riforestazione delle aree disboscate o desertificate situate al suo interno. Nell'ambito di questo processo l'Ente Parchi Astigiani ha proposto un'azione sia di tutela ambientale che di valorizzazione socioculturale. Allo stato attuale il progetto di gemellaggio è stato rifinanziato ed in corso d'anno saranno acquisiti ulteriori ettari di foresta a favore della Fondazione Otonga.

Azione di tutela ambientale

Semi di Phytelephas

Alcune sculture artigianali prodotte a Otonga

Inserendosi nel programma di acquisizione di terreni forestali a favore della FUNDACIÓN OTONGA (riconosciuta dal Ministero dell'Ambiente locale con Acuerdo Ministerial 93 del 28-V-1998) si è provveduto ad acquistare tramite Padre Onore ed a favore della Fondazione stessa un superficie boscata di 5 ettari in località Narjito, aggettante sul rio Esmeraldas (5 hectareas de selva en la località de Narajito); tale terreno,ora annesso alla Riserva di Otonga, ha avuto un costo di 2.500 dollari americani oltre alle spese di registrazione, ammontanti a ben 753,68 $. Nel complesso l'acquisizione ha avuto il costo di 3.253,68 $.

Azione di valorizzazione socioculturale

Le popolazioni locali hanno spesso quale unica prospettiva di reddito quella dell'industria del legno, entrando a far parte dell'anello iniziale della catena, quello dell'abbattimento ed esbosco degli apparati legnosi; è bene ricordare che buona parte del territorio boscato è destinato, secondo le attuali prospettive economiche locali, ad essere disboscato a fini speculativi o per lasciare spazio ad insediamenti antropici; in luoghi ove le economie sono ancora di tipo pseudo-rurale, molto spesso le popolazioni sono fortemente attratte da nuove fonti di reddito anche se fortemente impattanti e distruttive sia del territorio che delle culture locali.
In tal senso una parte del progetto ha quale fine il mantenimento e l'incentivazione di forme di economia legate ad attività tradizionali in grado di legare le popolazioni al territorio; in particolare si è favorito lo sviluppo di una forma di artigianato locale particolarmente caratteristica, la scultura dell' ”avorio vegetale”.
Nella zona infatti è presente una particolare specie di palma del genere Phytelephas il cui seme era in passato lavorato al fine di ottenere bottoni incredibilmente simili a quelli in avorio. Con l'aiuto di Padre Onore le lavorazioni di questo materiale hanno assunto caratteristiche maggiormente artistiche con intagli di piccole sculture riproducenti animali.
L'impegno dell'Ente Parchi Astigiani è stato quello di acquistare un certo numero di queste sculture, commissionandone in particolare un lotto con le fattezze del logo dell'Ente stesso, da utilizzarsi quale cadeau esclusivo dell'Ente nei momenti di rappresentanza.

Novità 2006

Nell'anno 2006 sono stati realizzati i pannelli per una mostra itinerante sulla gestione dei boschi nel nord e nel sud del mondo, che ha ricompreso anche le attività del Parco naturale dei Laghi di Avigliana con la Ciénaga de Zapata a Cuba e del Parco Alpi Marittime con il Parco di Arusha in Tanzania.