«Mio padre aveva un unico valore che era la poesia e il bello. Valore che nella dialettica padre e figlio ce lo faceva scambiare per un grande conservatore. In realtà non era così, ma il centro di gravità era la poesia, c'erano solo le ragioni della poesia. E' stata una grande lezione di tipo creativo»: sono le parole di Giuseppe Bertolucci, regista, che ricorda il padre Attilio, intellettuale e poeta parmigiano di cui quest'anno ricorre il centenario della nascita.
Giuseppe Bertolucci, nell'ambito del Reggio Parma Festival, ricorderà il padre con un doppio appuntamento a Reggio Emilia: il 22 novembre, alle 17.30 e alle 21 alla Sala del Plansifero della Biblioteca Panizzi con l'Anteprima di "Casa d'Altri", di Silvio D'Arzo con Antonio Piovanelli; a seguire mercoledì 23 novembre, alle ore 21, al Teatro Cavallerizza con una dedica intima e personale al suo universo poetico dal titolo "A mio padre, una vita in versi".
Alla Biblioteca Panizzi Antonio Piovanelli, diretto da Giuseppe Bertolucci, porta in scena quello che Montale ha definito "un racconto perfetto": in un'osteria del nostro Appennino, un anziano curato racconta agli astanti la sua storia e quella di un doloroso, sconcertante, incontro. Per la sua capacità di toccare nel profondo il senso della vita, è questo uno dei racconti più intensi del '900. Ingresso a invito, da ritirare alla Biglietteria dei Teatri a partire da sabato 12 (non più di due a persona), negli orari di apertura il lunedì, mercoledì e giovedì dalle 16 alle 19, il martedì e il venerdì dalle 10 alle 19 e il sabato dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.
Alla Cavallerizza, in scena un'immagine anni '50 del fotografo Carlo Bavagnoli, che ritrae la famiglia Bertolucci nel salotto di casa. Accanto ad essa lo stesso set, lo stesso mobilio, sessant'anni dopo. Una vita in versi parte da qui, da un'assenza, che come nel celebre verso di Attilio Bertolucci diviene una più acuta presenza. Da qui prende spunto un gioco delle parti pirandelliano in cui la voce dell'autore incrocia quella del suo personaggio: Antonio Piovanelli leggerà nove componimenti poetici che Attilio ha dedicato al figlio Giuseppe; a essi faranno da contrappunto i pensieri di Giuseppe stesso sul padre e sulla sua poesia, tratti dal volume 'Cose da dire' (ed. Bompiani). (ingresso 10 euro).
Anche il Parco Nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano vuole ricordare Attilio Bertolucci e la sua famiglia che proprio sul crinale parmense, a Casarola di Monchio delle Corti, hanno trovato un luogo affettivo, "una terra per viverci", come diceva il poeta stesso, perché ha tanto da offrire a chi ama la natura, a chi ritorna alle radici famigliari, e per chi ha scelto l'Appennino come luogo d'elezione per costruire la propria vita.
Silvia Baglioni Ufficio Stampa Parco Nazionale Appennino Tosco Emiliano +39 3398270724 – ufficiostampa@parcoappennino.it www.parcoappennino.it