(01 Ott 24) Come comunicato nei giorni scorsi dalla Regione Piemonte, per la nostra regione si profila l'uscita dalle misure più restrittive imposte da oltre due anni dall'epidemia di Peste suina africana. La declassificazione viene concessa alle aree dove da almeno sei mesi non si sono più riscontrati casi di contagio: i comuni tornati indenni potrebbero così uscire dalla Zona di protezione 2 (zona in cui sono stati trovati cinghiali positivi alla PSA o che ne presentano il rischio elevato) e passare alla Zona 1 (zona cuscinetto tra area indenne e zona infetta).
Fatta questa premessa, e precisato ancora una volta che la peste suina africana (PSA) è una malattia virale altamente contagiosa che colpisce esclusivamente suini e cinghiali, ma non si trasmette all'uomo, che non esiste cura né vaccino e che la sua diffusione provoca effetti devastanti sul patrimonio zootecnico, sul settore della lavorazione delle carni (es. produzione di salumi), precisiamo che i comuni interessati dalle restrizioni per quanto riguarda l'Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese, come indicato nel Regolamento di esecuzione - UE - 2024/2526 - EN - EUR-Lex (europa.eu), sono:
Per monitorare l'evolversi dell'epidemia della PSA è fondamentale che tutti i soggetti, che frequentano il territorio, operatori selezionati, agricoltori, guide ambientali, volontari, fruitori generici, ecc., si attengano a comportamenti in linea con l'emergenza e segnalino immediatamente eventuali ritrovamenti di animali in difficoltà o morti.
Che cosa NON fare:
• Abbandonare nell'ambiente rifiuti o scarti alimentari, specialmente se contengono carni o prodotti derivanti da suini/ cinghiali.
• Foraggiare i cinghiali, se non espressamente autorizzato.
Che cosa fare:
Aspetto molto rilevante è la sorveglianza passiva, come monitoraggio dell'epidemia, che va attuata in tutto il territorio.
Che cosa fare in caso di ritrovamento di una carcassa di cinghiale:
• Rilevare le coordinate geografiche.
• Scattare una fotografia.
• Contattare il Servizio veterinario dell'ASL competente e/o inviare foto e coordinate via whatsapp.
• Pulire e disinfettare le scarpe.
Per quanto riguarda il territorio delle Aree protette del Po piemontese i recapiti da contattare nelle diverse Province/Città Metropolitana sono i seguenti: