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Incontro di coordinamento del Progetto LIFE+ Arctos

I rappresentanti dei 10 partners di progetto ospiti al Parco Naturale Adamello Brenta dal 17 al 21 ottobre.

(Strembo, 17 Ott 11) Da 17 al 21 ottobre il Parco Naturale Adamello Brenta ospiterà il semestrale incontro di coordinamento degli enti promotori del progetto LIFE+ Arctos – "Conservazione dell'orso bruno: azioni coordinate per l'areale alpino e appenninico", durante il quale il gruppo di controllo incaricato dalla Commissione Europea verificherà il buon andamento delle azioni previste.

Presso la Foresteria di Mavignola, i circa 20 rappresentanti dei 10 enti partners coinvolti -  Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise (capofila), Regione Abruzzo, Regione Lazio, Regione Lombardia, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Provincia Autonoma di Trento, Corpo forestale dello Stato, Università degli Studi di Roma "La Sapienza", Parco Naturale Adamello Brenta, WWF Italia - si confronteranno riguardo allo stato di sviluppo del progetto, alle maggiori criticità incontrate e alle intenzioni di ognuno rispetto al piano di lavoro previsto per il secondo anno di progetto. Sono inoltre previste alcune visite al territorio del Parco e alle sue strutture, nonché un saluto delle autorità ospitanti che avrà luogo presso Villa Santi.

Il Progetto LIFE+ Arctos, partito nell'ottobre 2010, mette per la prima volta in connessione gli enti che si occupano di conservazione delle popolazioni italiane di orsi, dalle Alpi agli Appennini, tutte purtroppo a rischio di estinzione.

Attraverso azioni di prevenzione, tese principalmente a contrastare le minacce che la specie si trova ad affrontare e a ridurre la conflittualità tra l'orso e le attività antropiche, il progetto persegue molteplici obiettivi che si possono così sintetizzare:

  • identificare e implementare misure per una pratica zootecnica più compatibile con la presenza dell'orso;
  • valutare il rischio di trasmissione di patogeni dal bestiame domestico all'orso e mettere in atto misure compensative;
  • analizzare le attuali politiche di indennizzo dei danni da orso e identificare soluzioni innovative;
  • ridurre in maniera significativa l'incidenza dei danni da orso in aree selezionate;
  • incrementare la disponibilità trofica naturale nel settore appenninico;
  • gestire il fenomeno degli orsi confidenti/problematici;
  • elevare il grado di conoscenza della specie da parte dell'opinione pubblica.

Secondo gli ultimi dati a disposizione, la popolazione di orso bruno delle Alpi Centrali, che ha il PNAB come area di maggior frequentazione, conta circa 30 esemplari mentre quella appenninica, che gravita intorno al Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, consta di circa 40 esemplari.

La speranza è che il Progetto LIFE+ Arctos possa contribuire ad accrescere la cultura di tolleranza nei confronti del plantigrado, favorendo la ripresa naturale delle popolazioni.

Un esemplare di orso bruno (Ursus Arctos) - foto G. Volcan
Un esemplare di orso bruno (Ursus Arctos) - foto G. Volcan
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