(Comacchio, 11 Nov 23) Si intitola "35 Anni del Parco del Delta del Po 1988-2023", la mostra diffusa che è stata inaugurata giovedì 9 novembre al Mercato Coperto di piazza Andrea Costa a Ravenna. In dodici significative immagini, si rende omaggio ai testimonial per eccellenza del Parco in occasione di questa tappa celebrativa: Beccaccia di mare, Fratino, Ghiandaia marina, Avocetta, Sgarza ciuffetto, Airone e tante piume ancora.
A ritrarli nel loro splendore sono i 12 fotografi naturalistici di sicuro pregio: Fabio Barucci, Antonio Benetti, Maurizio Bonora, Loris Costa, Silvano Foschini, Milko Marchetti, Alex Palara, Luciano Piazza, Roberto Sauli, Sergio Stignani, Massimo Vertuani e Roberto Zaffi. Tutti quanti hanno alle spalle un'esperienza certificata. La fotografia naturalistica si nutre infatti di attimi, di momenti particolari che coniugano tecnica a pazienza. Lo scatto ben riuscito è frutto di appostamenti, attese, momenti nei quali la natura esprime se stessa in una veste inusuale: ancor più quando i soggetti sono specie con le ali.
Nel Parco del Delta del Po, istituito nel 1988 con apposita Legge Regionale, sono presenti 10 Zone Umide di importanza internazionale (Convenzione Ramsar 1971), 22 Zone Speciali di Conservazione (ZSC) per la conservazione di habitat e specie vegetali e animali, 20 Zone di Protezione Speciale (ZPS) per la conservazione degli uccelli. Un territorio che offre una straordinaria varietà di ambienti, di scenari e di possibilità adatti all'obiettivo fotografico più esigente.
«Per i 35 anni del Parco - afferma Giacomo Costantini, assessore al Turismo del Comune di Ravenna - una bella iniziativa in un luogo storico di incontro per i cittadini e i turisti ravennati. Il Parco si estende lungo un'ampia area di indiscusso pregio a livello di biodiversità che merita di essere protetta e valorizzata. Ricordo che qualche mese fa, abbiamo realizzato a Palazzo Rasponi un'altra mostra dove si mettevano in relazione foto simili con particolari dei mosaici ravennati».
«Quando c'è una ricorrenza in genere si porta un regalo - spiega la presidente del Parco Aida Morelli - e questa mostra per noi è un grande regalo perché tutti i fotografi ci hanno regalato la loro passione per celebrare questa importante ricorrenza. A loro va la nostra riconoscenza. Siamo giovani ancora, perché 35 anni ancora sono pochi per un Parco: siamo degli eterni 'bambini' che devono ancora essere accuditi tutti i giorni».
«Con soddisfazione ospitiamo questa mostra sul Parco del Delta che è bellissimo - afferma Beatrice Bassi, amministratore del Mercato Coperto -. Spero che così possa essere conosciuto di più dai ravennati e dai romagnoli, in modo che percepiscano quanto è facile da visitare. Ci sono tantissimi percorsi, sentieri, tappe guidate. Noi all'interno del Parco abbiamo la Ca' del Pino e tra i progetti previsti nel rinnovo della concessione abbiamo inserito l'apertura di un nuovo sentiero che permetterà di collegarla alla Ca' Vecchia dove è previsto un nuovo luogo di visita».
«Il grande valore del Parco - ricorda Massimiliano Costa, direttore del Parco del Delta del Po - è quello di mettere insieme più territori da Cervia a Chioggia. La parte emiliano-romagnola si estende lungo 54 mila ettari ed è stata costituita nel 1988, mentre la parte veneta esiste dal 1994 ed è di circa 13 mila. Sarebbe bellissimo mettere insieme le due parti, anche se al momento ci sono posizioni diverse. Il territorio è complesso ma meraviglioso per paesaggi e diversità di piante e animali, unico nel suo genere in Italia e in Europa».
«Tra gli obiettivi del Comune che è socio del Parco del Delta - aggiunge Stefano Ravaioli, dirigente Servizio Ambiente e Tutela del Territorio del Comune di Ravenna - vi è quello di far crescere la collaborazione tra i due enti per aiutarli a promuovere questa straordinaria area che, insieme ai monumenti e alle spiagge, contribuisce a rendere unico il nostro territorio».
«Siamo tutti amici, 6 di Ravenna e 6 di Ferrara, accomunati dalla passione per la fotografia di animali - racconta Roberto Zaffi, coordinatore della mostra fotografica -. Dopo tanti sacrifici ci rende attivi nonostante l'età e dopo tanti anni i risultati si vedono. Tra di noi ci sono alcuni campioni del mondo di fotografia, tanti titoli a livello internazionale nelle gare, è un team di élite. La foto più vecchia è il mignattaio di Silvano fatta a Punta Alberete negli anni Novanta, la più recente la ghiandaia marina che ho realizzato io nel luglio scorso».