Rimozione di rifiuti dalle spiagge e dal bosco, nessuna competenza dell’Ente Parco
Comunicato stampa del 13.08.2013
(Pisa, 13 Ago 13) Con riferimento a quanto pubblicato nell'edizione di Viareggio del quotidiano "La Nazione" di oggi, l'Ente Parco ritiene opportuno precisare quali siano le competenze sul tema della rimozione dei rifiuti dalle spiagge e dalle aree boschive comprese all'interno dell'area protetta.
L'Ente Parco regionale di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli non ha alcuna competenza in tema di rimozione dei rifiuti, sia per quanto riguarda il litorale, sia nella Macchia lucchese così come in tutte le altre zone di bosco non sottoposte alla sua gestione diretta; seppur condividendo le preoccupazioni talvolta espresse dagli organi di stampa e dai fruitori dell'area protetta, l'Ente può solo provvedere, come d'abitudine, ad inoltrare agli uffici delle amministrazioni comunali, in ragione delle competenze ad esse ricondotte, le segnalazioni ricevute dagli utenti, al fine di accelerare il superamento di certe situazioni di degrado.
Per quanto concerne inoltre lo stato di conservazione del bosco nella Pineta di Levante, proprio negli scorsi mesi sono stati presentati alcuni interventi il cui obiettivo è la realizzazione di alcune delle azioni previste dal Piano di gestione forestale della Tenuta Borbone e, più in generale, la restituzione alla Pineta di Levante di un aspetto di maggior decoro. Tali attività sono sviluppate in collaborazione tra l'Unione dei comuni, il Comune di Viareggio e l'Ente Parco: il primo è intervenuto grazie alla disponibilità di fondi comunitari, il secondo è stato coinvolto in qualità di proprietario dell'area – preposto dunque all'attuazione del suddetto Piano, così agli interventi di pulizia e di rimozione di rifiuti – mentre il Parco è competente in tema di pianificazione e di supervisione del contesto ambientale, nonché per il rilascio dei necessari nulla osta.
L'Ente Parco, come ogni anno, ha peraltro promosso sul territorio, nei vari punti del litorale che ricade nell'area del Parco, alcune operazioni di pulizia volontaria che hanno coinvolto le istituzioni pubbliche, le associazioni ambientaliste, le GAV (Guardie ambientali volontarie) e alcuni gruppi di cittadini, e che da estemporanee ed occasionali potranno divenire in futuro sempre più organiche. Tali attività non possono comunque ritenersi esaustive, anche in considerazione della notevole estensione costiera dell'area protetta: è dunque necessario che gli enti che sono proposti ad effettuare il servizio di rimozione dei rifiuti possano adoperarsi efficacemente in tal senso, verificando per tempo, insieme all'Ente Parco, soprattutto nei contesti più sensibili, la possibilità di utilizzare modalità diverse da quelle attuali.
