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Parco Naturale Regionale Monti Simbruini

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Convegno " Il Parco dei Monti Simbruini: una strada da amare e nuovi sentieri da percorrere"

Comunicato stampa

(Jenne, 02 Mag 16)   

Si è tenuto ieri, 28 aprile presso la Sala Tevere della Regione Lazio, il Convegno, promosso dall'Ente Parco, dal titolo "Il Parco dei Monti Simbruini: una strada da amare e nuovi sentieri da percorrere".

Sono intervenuti, oltre naturalmente al Commissario dell'Ente Dott. Enrico Panzini che ha moderato il dibattito e al Direttore Dott. Paolo Gramiccia, l'On. Mauro Buschini Ass.re all'Ambiente della Regione Lazio, l'On. Cristina Avenali Consigliere Regionale del Lazio, il Dott. Domenico Nicoletti Direttore Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga i Direttori dei Parchi e riserve naturali del Lazio ha concluso il Direttore Regionale all'Ambiente e Sistemi Naturali Dott. Vito Consoli.

Il Convegno – ha evidenziato il Direttore del Parco Dott. Paolo Gramiccia – è stata una importante occasione per presentare i risultati del progetto PIT (Progettazione Integrata Territoriale) " La Strada del vino Cesanese nel sistema Parco Ernici-Simbruini". Questo progetto – prosegue – è stato finanziato dalla Regione Lazio con il Programma di Sviluppo Rurale (PSR 2007-2013) coinvolgendo più di 21 soggetti tra pubblici e privati e portato avanti dall'Ente Parco in qualità di soggetto capofila ottenendo alla fine ottimi risultati in termini sia di investimenti che come ricaduta economica sul territorio.

La Regione Lazio ha ammesso a finanziamento la PIT RL 241 con un importo totale di € 4.019.571,48 coinvolgendo in totale 9 operatori privati;  10 Comuni nel territorio dei Monti Simbruini e dei Monti Ernici;

la Comunità Montana dei Monti Ernici; la Riserva Naturale Lago di Canterno; l'Associazione per la gestione della Strada del Vino Cesanese e Il Parco Regionale dei Monti Simbruini in qualità di Ente capofila.

L'idea portante di tutta la Progettazione integrata Territoriale è stata quella di mettere insieme la capacità progettuale dei diversi attori presenti sul territorio, per realizzare gli interventi con efficacia ed efficienza, ottimizzando il rendimento dell'investimento pubblico.

Gli Obiettivi principali della PIT hanno riguardato la Riqualificazione dei centri abitati, la realizzazione e/o il ripristino delle infrastrutture essenziali, la realizzazione di servizi per il turismo rurale e la fruizione sostenibile delle aree naturali (rifugi, percorsi, ecc); il ripristino e il recupero ambientale di aree naturalistiche di pregio e valorizzazione del patrimonio materiale ed immateriale della cultura tradizionale rurale; la qualificazione e valorizzazione dell'offerta agrituristica e del ruolo sociale dell'azienda agricola, la creazione di nuove imprese nel settore extra - agricolo (commercio e artigianato) e la promozione di energia da fonti rinnovabili.

In qualità di ente capofila, il Parco regionale dei Monti Simbruini ha sviluppato importanti azioni quali: l'Informazione e animazione sul territorio per la raccolta delle  pre-adesioni, ha fornito assistenza alla definizione di progetti coerenti con i bandi di gara, ha provveduto alla raccolta dei progetti e presentazione della PIT, ha realizzato i progetti poi finanziati.

Nella seconda parte del Convegno –il Commissario dell'Ente Dott. Enrico Panzini –ha illustrato il nuovo progetto che il Parco, quale promotore, stà sviluppando per i prossimi mesi e che riguarda "L'Alta Via dei Parchi".

Questo progetto – ha proseguito – è molto ambizioso,  riguarda un percorso di circa 400Km, che parte dal Colosseo a Roma e si conclude presso la Basilica di Santa Maria di Collemaggio a L'Aquila. Coinvolge quindi i territori di due regioni , il Lazio e l'Abruzzo, e vedranno interessati, oltre al nostro Parco, diversi altri parchi e riserve naturali quali: Il Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga, il Parco Regionale dei Monti Lucretili, il Parco Regionale dei Castelli Romani, il Parco Regionale Appia Antica, la Riserva Naturale Regionale Montagne della Duchessa e la Riserva naturale regionale di Monte Navegna e Monte Cervia.

Come ho avuto modo di dire più volte, la Funzione dei Parchi – ha dichiarato il Commissario dell'Ente Dott. Enrico Panzini – dobbiamo vederla e sentirla come elemento trainante del territorio di competenza andando anche oltre il proprio limite territoriale cercando di coinvolgere il più possibile tutti i soggetti, pubblici e privati sensibili ai temi ambientali e incentivarli nel fare sistema, e considerare l'ambiente come patrimonio naturale da utilizzare come "laboratorio" attivo ed autorevole per attività, percorsi di turismo, animazione ambientale e culturale per renderlo finalmente un elemento trainante delle economie locali". 

Dopo la presentazione tecnica delle 27 tappe previste per questo entusiasmante percorso in Alta Via da parte degli operatori del Parco dei Simbruini, il Geom. Umberto Antonelli e il Dott. Alessandro Giordani, sono  intervenuti i Direttori dei Parchi e delle riserve Naturali del Lazio interessati dal percorso: la D.ssa Alma Rossi del Parco regionale dell'Appia Antica, il Dott. Maurizio Fontana del Parco Regionale dei Castelli Romani, la D.ssa Laura Rinaldi del Parco Regionale dei Monti Lucretili, il Dott. Luigi Russo della Riserva Regionale Cervia-Navegna ed infine per la Riserva  Naturale Montagne della Duchessa  il responsabile dei Guardiaparco Dott. Giampiero Di Clemente. Tutti hanno plaudito alla importante  iniziativa e si sono detti favorevoli ad adoperarsi, ciascuno per le proprie competenze territoriali, per rendere il progetto fattibile e soprattutto realizzabile condividendo l'idea che un sistema di Parchi e Riserve naturali nel cuore d'Italia possa effettivamente valorizzare oltre all'ambiente anche gli aspetti storici, culturali, tradizionali ed enogastronomici dei territori interessati.

Questa importante iniziativa – ha sottolineato il Direttore Regionale all'Ambiente Dott. Vito Consoli - è volta soprattutto alla diffusione e allo sviluppo del turismo sostenibile ed eco-compatibile, che negli ultimi anni ha visto un importante e crescente sviluppo della domanda da parte dei tantissimi fruitori delle passeggiate e del Trekking in montagna.

Dal dibattito è inoltre emerso, che tali iniziative, sviluppate in altre parti d'Italia e del mondo,  hanno dato risultati credibili e rappresentato un fattore di sviluppo sociale ed economico non trascurabile per i territori interessati.

I Simbruini, con una rete sentieristica di circa 450 Km  e con una completa e complessa biodiversità deve rappresentare uno degli attrattori principali per soddisfare questa grande richiesta  che forse è l'unica, che in questi ultimi anni di ristrettezze economiche, non ha visto crisi di settore.

A conclusione del dibattito il Commissario dell'Ente dott. Panzini, ha proposto al Direttore del Parco Nazionale del Gran Sasso Dott. Nicoletti di avviare le procedure per un gemellaggio tra le due aree protette al fine di consolidare i rapporti di collaborazione e, data la continuità territoriale tra i due versanti laziale e abruzzese, mettere a sistema le rispettive reti sentieristiche e le comuni vocazioni ambientali, storiche e culturali al fine di ampliare la crescente offerta turistica.

Al termine dei lavori tutti gli ospiti sono stati invitati ad un buffet dove hanno potuto degustare alcuni prodotti tipici del Parco dei Monti Simbruini.

A cura del Servizio Comunicazione, Promozione e Educazione Ambientale del Parco.

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