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Appennino: aree rurali protagoniste d'innovazione

Una proposta del Parco e di Legambiente Emilia Romagna

(Sassalbo, 19 Giu 13) Il Parco Nazionale e Legambiente Emilia Romagna presentano il Documento di Ligonchio, un testo nato dalla riflessione svolta in occasione dell'incontro 'Piccola Grande Italia' il 1 giugno. Il documento stesso vuole essere la piattaforma per un progetto di sviluppare delle aree interne di tutto il Paese.

Questi i punti del documento:

  • Le aree interne rappresentano circa il 50% del territorio dell'Italia e sono abitate da circa il 10% dei cittadini. Partecipano alla produzione del PIL in modo poco rilevante, ma detengono la maggior parte delle risorse naturali e una quota importante delle risorse culturali, hanno grandi potenzialità di sviluppo, mentre qui la mancanza di attenzione diventa rischio e danno per tutto il resto del paese.
  • I settori d'investimento più promettenti sono individuabili nell'agricoltura, nel turismo e nella produzione energetica con fonti rinnovabili; l'agricoltura viene anche individuata quale strumento per la difesa attiva del territorio e per il mantenimento dei paesaggi alimentari; l'agricoltura di montagna così come la gestione sostenibile delle foreste sono attività ad alto tasso di manodopera e dunque in grado di migliorare la situazione occupazionale.
  • Presupposto indispensabile alla realizzazione delle attività di cui sopra è il miglioramento delle infrastrutture per la comunicazione (banda larga), e la garanzia dei servizi essenziali (scuola, assistenza socio sanitaria, sportelli comunali ecc.).
  • La cooperazione ed in genere i modelli collaborativi sono particolarmente importanti per una dinamica di qualità sociale e di crescita di queste aree ove -in genere- la grande impresa e la "grande politica" appaiono lontane e dove la micro dimensione dei circuiti economici e sociali suggerisce multifunzionalità, integrazione, identità, sussidiarietà.
  • E' necessario snellire le procedure burocratiche avendo presente che la montagna dei piccoli centri e delle piccole comunità, non è la stessa delle grandi città.
  • Le aree protette in questo quadro possono essere catalizzatore di progetti, energie e risorse, ed elemento di promozione e di veicolazione delle qualità dei propri territori.
  • Nelle aree interne si trovano prevalentemente piccoli comuni, che ora devono affrontare i riordini amministrativi previsti dalla legislazione in essere.Non si può posporre il progetto di sviluppo al riordino amministrativo. Il progetto deve nascere dal basso e non può essere vincolato da normative troppo rigide. E' necessario impostare strategie di medio lungo termine.

Si riconosce l'urgenza e l'importanza dell'agire subito: restare ancorati a vecchi schemi non è possibile, mentre è necessario innovare profondamente il sistema; aiutaci a migliorare e integrare il documento, scrivi a: info@parcoappennino.it

Appennino: aree rurali protagoniste d'innovazione
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