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Adozioni di daini, il Parco ci riprova

Misure più morbide rispetto al passato. L'Ente sosterrà le spese per sterilizzarli

(31 Dicembre 2021) Il Parco Nazionale del Circeo fa un passo avanti per le adozioni dei daini. Misure più "morbide" quelle contenute nel nuovo bando per le adozioni anche se la strada è ancora molto in salita. Si tratta di una delle alternative agli abbattimenti previsti dal Piano di gestione del daino, come più volte evidenziato da associazioni e gruppi di cittadini che da mesi chiedono strade meno cruente per gestire la presenza del daino nella foresta demaniale. Cosa prevede quindi il nuovo bando? "Rispetto a quello del febbraio scorso – commenta il presidente dell'Ente Parco, Giuseppe Marzano - il nuovo bando prevede che sia il Parco a sostenere le spese di trasporto e sterilizzazione dei capi, così da incentivare le possibilità di cessione dei daini. Con la stessa finalità, cambiano anche le caratteristiche delle recinzioni idonee, sempre nel rispetto delle indicazioni prescrittive dell'Ispra". Il presidente aveva manifestato la volontà di raggiungere questi obiettivi già nel corso di una conferenza stampa tenutasi nelle scorse settimane in cui per l'appunto era parlato dell'attuazione del piano di gestione. Un incontro in cui erano stati documentati gli "effetti" del daino in alcune aree della foresta demaniale. Come evidenziato dal Parco, il nuovo bando prevede che le spese di sterilizzazione, stabulazione post operatoria e trasporto siano supportate dall'Ente fino ad un massimo del 100% delle spese e comunque fino all'ammontare di 50mila euro, a valere sui fondi previsti per l'attuazione del Piano gestionale di controllo del daino. In merito alle novità relative ai requisiti specifici delle strutture all'interno delle quali i daini saranno accolti, previa autorizzazione della Regione o Provincia, il nuovo bando - come specificato dalla nota dell'Ispra del 13 dicembre 2021 – indica, per i recinti in maglia metallica non inferiore a 2 metri, in alternativa al cordolo basale in cemento, la possibilità di interrare la rete per una profondità di 50 cm, la cui funzionalità ed integrità dovrà essere costantemente monitorata e garantita dal proprietario. 


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Fonte: Latinaoggi.eu

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