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Un daino per regalo? Il Parco del Circeo lo consegna a casa

(30 Dicembre 2021)  

Daini in regalo al Parco Nazionale del Circeo. Gli ungulati presenti nella foresta demaniale sono troppi, da tempo l'ente che gestisce l'area protetta ha specificato che stanno diventando un pericolo per la biodiversità, non essendo una specie autoctona, distruggendo le piante e rappresentando un pericolo pure per gli automobilisti.

Il precedente bando per le "adozioni a scopo ornamentale" non ha però avuto successo. Ecco dunque che il Parco, per incentivare quanti sarebbero disposti a ospitare i daini, ha deciso di farsi carico anche delle spese di sterilizzazione e trasporto.

Daini in regalo al Parco Nazionale del Circeo. Gli ungulati presenti nella foresta demaniale sono troppi, da tempo l'ente che gestisce l'area protetta ha specificato che stanno diventando un pericolo per la biodiversità, non essendo una specie autoctona, distruggendo le piante e rappresentando un pericolo pure per gli automobilisti.

Il precedente bando per le "adozioni a scopo ornamentale" non ha però avuto successo. Ecco dunque che il Parco, per incentivare quanti sarebbero disposti a ospitare i daini, ha deciso di farsi carico anche delle spese di sterilizzazione e trasporto.

"Rispetto a quello del febbraio scorso - ha dichiarato il presidente dell'Ente, Giuseppe Marzano - il nuovo bando prevede che sia il Parco a sostenere le spese di trasporto e sterilizzazione dei capi, così da incentivare le possibilità di cessione dei daini. Con la stessa finalità, cambiano anche le caratteristiche delle recinzioni idonee, sempre nel rispetto delle indicazioni prescrittive dell'Ispra".

Il Parco si farà dunque carico delle spese di sterilizzazione, stabulazione post operatoria e trasporto fino ad un massimo del 100% e comunque fino all'ammontare di 50 mila euro, utilizzando i fondi previsti per l'attuazione del Piano gestionale di controllo del daino.

I recinti dove ospitare gli animali, dopo aver ottenuto la relativa autorizzazione dalla Regione o Provincia, dovranno essere in maglia metallica non inferiore a 2 metri e, in alternativa al cordolo basale in cemento, sarà possibile interrare la rete per una profondità di 50 centimetri.

A gennaio 2022 l'Ente Parco realizzerà uno screening sanitario su un campione di daini, ovvero su 117 capi, abbattendoli e recuperando quelli eventualmente morti a causa degli incidenti stradali. "La normativa - specificano dall'Ente - stabilisce che, prima del trasferimento di un animale selvatico, è indispensabile conoscere lo status sanitario della popolazione da cui proviene e per fare questo è necessario espletare specifici esami su capi non vivi".

Per quanto riguarda poi le adozioni, le richieste dovranno essere presentate entro il 10 marzo 2022, tramite raccomandata o PEC, e il Parco stilerà poi una graduatoria.

 


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Fonte: La Repubblica

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