Vai alla home di Parks.it
 

Un buon esempio di area protetta: il lago di Paola con fenicotteri, aironi rossi e altre 300 specie di uccelli

Le aree umide sono ricche di biodiversità e fondamentali per la sopravvivenza umana, ma stanno scomparendo a una velocità maggiore rispetto alle foreste

(02 Febbraio 2022) Con un pizzico di fortuna si potrebbe incontrare una gru, un fenicottero o addirittura un airone rosso. Sono specie ormai rare ma che, durante le migrazioni, spesso si fermano sul lago di Paola, nel Parco nazionale del Circeo, tra l'omonimo promontorio e quel tratto di mare laziale di fronte a Sabaudia.

Il lago di Paola, insieme agli altri specchi d'acqua salmastra di Caprolace, Monaci e Fogliano, è una zona umida, uno dei 5 habitat racchiusi all'interno del parco. Queste 4 lagune costiere, collegate al mare da canali artificiali e caratterizzate da acqua poco profonda e di salinità variabile, ospitano 312 specie di uccelli, di cui ben 260 acquatici, tra quelle che nidificano nella zona e quelle che invece sono solo di passaggio per l'inverno. Il parco si trova infatti sulle principali rotte migratorie tra Africa ed Europa e offre cibo e riparo per numerose specie, tra cui il falco pescatore, il falco pellegrino, la spatola, la cicogna bianca, la pavoncella, il cavaliere d'Italia.

Un paradiso per gli appassionati di birdwatching e in generale un'area ricca di biodiversità, designata zona di protezione speciale e sito di interesse comunitario dall'Unione europea e riserva della biosfera dall'Unesco, oltre a far parte della Convenzione sulle zone umide di importanza internazionale firmata nella città iraniana di Ramsar il 2 febbraio 1971.

Proprio in occasione di questo anniversario, ogni 2 febbraio si celebra la Giornata internazionale delle zone umide, riconosciuta lo scorso anno anche dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Torbiere, stagni, foci, lagune e saline sono aree chiave per la biodiversità e per la nostra sopravvivenza. Ospitano numerose specie di piante, uccelli, mammiferi, rettili, anfibi, pesci e invertebrati. Hanno poi il ruolo di serbatoi di carbonio e contrasto al cambiamento climatico, depurano le acque, proteggono dalle inondazioni e forniscono fibre e materiali. Ecco perché sono fondamentali anche per la vita dell'uomo e per il raggiungimento degli obiettivi europei e mondiali al 2030 nella stabilizzazione delle emissioni di gas serra e nella mitigazione degli impatti della crisi climatica.

La convenzione di Ramsar conta circa 2.435 zone umide, di cui 57 in Italia, tra cui lo stesso lago di Paola, e altri 9 siti aspettano l'approvazione. Questi habitat però sono a rischio. Il report Unprecedented dell'Onu sottolinea come, minacciate da conversione in terreni agricoli, inquinamento industriale e immissione di specie aliene, le zone umide stiano scomparendo a una velocità maggiore rispetto alle foreste, con un declino della biodiversità mai raggiunto prima. Dal 1700 al 2000 il Pianeta ne ha perso più dell'85%, l'Italia il 66%. Dati come questi rendono necessaria un'azione di salvaguardia immediata.

Con questo scopo esistono già ottimi esempi. Ai migliori 15 Legambiente ha dedicato una sezione del PDF rapporto sugli ecosistemi acquatici che proprio nella Giornata internazionale sarà discusso in un webinar dal titolo "Conservazione degli ecosistemi acquatici, pianificazione del territorio e coinvolgimento: una strategia per la tutela della biodiversità". Si tratta di progetti che vanno dalla difesa della trota mediterranea, al monitoraggio del fenicottero rosa del Parco nazionale del Gran Sasso, fino al censimento delle zone umide delle isole del Mediterraneo.

"Sono esempi di successo che contribuiscono alla valorizzazione di questi ambienti ricchi di biodiversità ma estremamente fragili, che sono diffusi in tutto il territorio nazionale ma che devono aumentare ancora per contribuire a raggiungere l'obiettivo del 30% di territorio protetto entro il 2030", sottolinea Antonio Nicoletti, responsabile nazionale aree protette e biodiversità di Legambiente. Tra queste troviamo anche la richiesta di gestione integrata e di ampliamento dell'area protetta del lago di Paola, di proprietà privata nonostante si trovi all'interno del Parco nazionale del Circeo


Scarica

Fonte: La Repubblica

share-stampashare-mailQR Codeshare-facebookshare-twitter
© 2024 - Ente Parco Nazionale del Circeo