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Parco Nazionale della Val Grande



Atti del Convegno
  Convegno “Sport & Turismo…a spasso con l’Educazione Ambientale”

Relazione introduttiva

Prima di dare inizio al Convegno, penso sia utile definire il filo conduttore delle iniziative in programma organizzate dall’Ente Parco in occasione della settimana nazionale dell’Educazione Ambientale promossa anche quest’anno dai Ministeri dell’Ambiente e della Pubblica Istruzione.

La nostra settimana inizia con il Convegno di oggi e si conclude con l’incontro con il Ministro dell’Ambiente Edo Ronchi il 31 ottobre alle ore 10,30 in questa stessa sede.

Il filo conduttore è costituito dalla ricerca di una coscienza ecologica individuale e collettiva per trovare il punto giusto di equilibrio tra protezione dell’Ambiente e sviluppo economico e tecnologico, sempre più spesso non pianificato, non controllato per quanto riguarda i possibili rischi per l’ambiente e per la salute.

L’attività di educazione ambientale rivolta alla formazione di una coscienza ecologica soprattutto nei giovani è ormai una proposta ricorrente da più parti: dalle Associazioni ambientaliste, dagli Enti Parco, dagli Enti Locali.

Il nostro Convegno si inserisce in questo contesto ponendosi una specifica domanda:

  • capire se lo sport possa unirsi in modo organico all’attività di educazione ambientale promossa dai parchi;
  • e, in caso affermativo, quali siano le attività sportive più congeniali per educare all’ambiente, ovviamente connesse alle peculiarità delle singole aree protette.

Il Convegno di oggi si propone inoltre di verificare se le attività sportive praticate nei parchi si possano integrare con il turismo ambientale e di scoperta al fine di contribuire uniti ad uno sviluppo sostenibile, realizzare cioè un sistema economico che sia in grado di creare reddito e lavoro nel pieno rispetto dei valori di tutela dell’ambiente e del territorio.

A proposito di turismo ricordiamo che le massime autorità del settore turistico dichiarano che sta crescendo una coscienza ecologica tra i consumatori-turisti ed aumenta il numero di coloro che esigono di fare le loro vacanze in un ecosistema intatto e non inquinato. Sembra che il turista del prossimo decennio avrà fame di tre cose: natura, cultura e storia.

Sintetizzando possiamo dire che il Convegno di oggi si pone questo interrogativo: “Possono Sport, Turismo e Parchi costituire un pool a difesa dell’ambiente e al tempo stesso favorire uno sviluppo economico compatibile?” A questa domanda il Parco Val Grande può dare una prima risposta positiva in quanto il camminare, attività congeniale al suo territorio e al suo ambiente, è al tempo stesso “Sport, Turismo di scoperta” e può anche essere “Educazione Ambientale”: carta vincente quindi di uno sviluppo economico compatibile di valenza turistica.

Individuando il “camminare” come attività sportiva e turistica primaria, l’Ente Parco ha impostato la sua programmazione su escursioni tematiche guidate di varia difficoltà. Al tempo stesso ha programmato la sistemazione dei sentieri storici all’interno del Parco.

Con la stessa finalità sono stati ristrutturati alcuni bivacchi ubicati in posizioni strategiche, come rifugi di emergenza per gli escursionisti. L’Ente Parco ha pure attrezzato nella fascia esterna una rete di sentieri tematici dotati di bacheche illustrative e di libretti esplicativi dove lo sport del camminare si sposa naturalmente con l’educazione all’ambiente.

Il tutto è collegato ad un centro di educazione ambientale, a un museo tradizioni e a centri visita e informazioni tematici posti all’entrate principali del Parco. In tal modo si sta cercando di offrire al visitatore la forma più stimolante e corretta di avvicinarsi al Parco senza compromettere la wilderness.

Il Piano del Parco, approvato dal Consiglio Direttivo dell’Ente nel giugno scorso e oggi in fase di adozione da parte della Regione Piemonte, ha confermato la validità di questa scelta.

Scelta che si colloca all’interno del turismo integrato che fu argomento centrale di un Convegno tenutosi a Verbania nell’ottobre del ’96, promosso dall’Ente Parco Nazionale Val Grande e dalla Regione Piemonte, i cui atti sono inseriti nella Vostra cartellina.

Il turismo integrato inteso come valorizzazione congiunta di ambienti naturali diversi è chiaramente tipico di un territorio come quello del V.C.O. che nel raggio di 50 km. offre al visitatore paesaggi lacustri, collinari, montani e parchi naturali diversi di grande valenza ambientale, dal Parco del Veglia Devero al Parco dei Lagoni e alla Riserva Religiosa della Trinità di Ghiffa, dal Sacro Monte Calvario di Domodossola al Sacro Monte di Orta e al Parco Nazionale della Val Grande.

Nel perseguire questo obiettivo sappiamo di muoverci in perfetta sintonia con l’Assessorato al Turismo e Parchi della Regione Piemonte. Questa nostra politica turistica si inserisce nella rete ecologica nazionale proposta dal Ministero dell’Ambiente che sarà oggetto della relazione del Dott. Cosentino, Direttore Generale del Servizio Conservazione Natura del Ministero dell’Ambiente. La rete ecologica prevede che i Parchi Nazionali diventino il volano dello sviluppo economico del territorio che li circonda. Su questo tema abbiamo, come Parco Val Grande, presentato al Ministero dell’Ambiente e alla Regione Piemonte un progetto pilota ritenendo che tale impostazione possa interessare anche altri Parchi.

Sempre con la finalità di favorire la formazione di una coscienza ecologica, in occasione del Convegno, viene presentata oggi la mostra “Parchi diversi a confronto” di cui parlerà nello specifico l’Architetto Saino, Presidente del Parco Lombardo della Valle del Ticino. I Parchi a confronto sono evidentemente Val Grande e Ticino.

Due realtà, due mondi diversi: Val Grande, chiusa tra montagne disabitate, immersa nel silenzio, illuminata solo dalla luce delle stelle; la Valle del Ticino, altrettanto bella come natura ma sappiamo essere assediata dall’inquinamento atmosferico, luminoso ed acustico. La mostra vuole essere chiaramente un invito alla riflessione.

Franca Olmi - Presidente del Parco Nazionale Val Grande