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Parco Nazionale della Val Grande



Atti del Convegno
  Convegno “Sport & Turismo…a spasso con l’Educazione Ambientale”

Inaugurazione Convegno e avvio dei lavori

Grazie Presidente. Cari amici io sono lieto e onorato di essere presente qui con voi a questo convegno. I problemi dell’ambiente e in particolare dei parchi hanno negli ultimi tempi subito un’accelerazione notevole; io lo vivo costantemente nella Commissione nella quale opero al Senato e posso garantirvi che c’è un fervore di opere, di realizzazioni molte volte anche tumultuoso come succede quando sii affrontano problemi ai quali forse in passato si era data minore attenzione, ma indubbiamente questo è significativo per una sempre maggiore coscienza di quello che è l’ambiente cosiddetto sostenibile che ci circonda.

Il Parco della Val Grande nell’ambito del Parlamento e della Commissione Ambiente devo dire che ha avuto un certo rilievo, la Presidente ha citato il Piano di Sviluppo: ecco, io posso dire con soddisfazione che abbiamo registrato una posizione di punta nei tempi e nella formazione di questo piano ambientale nel contesto di tutti i parchi nazionali; probabilmente adesso anche altri parchi avranno messo a punto il loro Piano di Sviluppo però dobbiamo riconoscere – ed è bello farlo qui – che il Parco Nazionale Val Grande è stato tra i primissimi in questa realizzazione.

Desidero lasciare una mia personale testimonianza all’inizio di questi lavori. Normalmente l’ambiente è guardato con un certo sospetto da chi non capisce esattamente che cosa dobbiamo proteggere per la nostra vita e per quella dei nostri figli; si è sempre trascurato questo aspetto lasciando l’ambiente e gli ambientalisti in una situazione di isolamento mentre invece è un problema che coinvolge tutti. Io sono del parere che l’ambiente deve essere un qualche cosa che deve intersecarsi, deve convivere con tutte le altre attività della collettività, non può essere una cosa fine a se stessa.

Mi complimento con il regista che ha allestito questo teatro, trasformandolo in un quadro della natura, che simboleggia un po’ quello che noi immaginiamo di bello della natura che ci circonda, ma che ripeto non può essere fine a se stesso, deve essere un qualcosa che noi vogliamo salvaguardare per poterci svolgere delle attività compatibili. Quindi io personalmente, ma penso non solo io, apprezzo l’abbinamento tra l’ambiente e una attività dell’uomo come quella che è oggi all’ordine del giorno, il turismo.

Un secondo aspetto che voglio mettere in rilievo è questo: normalmente fino ad ora i problemi dell’ambiente sono stati portati avanti dai cosiddetti ambientalisti in senso lato come se fosse un problema loro; è opportuno invece, ed è questo un altro grande risultato che io vedo in convegni e riunioni come queste, avere una coscienza ambientalista. Dobbiamo essere grati a coloro che hanno fatto della difesa dell’ambiente la loro religione ma fino a quando tutti quanti, da cittadini, non avremo questa coscienza della difesa dell’ambiente, saremo sempre di fronte a una dicotomia, coloro che si dedicano all’ambiente e tutti gli altri che in un certo qual modo subiscono questa situazione.

Quando noi avremo raggiunto una diffusione di questa coscienza, ripeto anche grazie e soprattutto attraverso queste forme della cultura ambientalista, noi avremo raggiunto quell’equilibrio tra ambiente e altre attività dell’uomo alle quali accennavo prima. Vorrei terminare con un paradosso: noi adesso abbiamo delle aree protette che tendono ad allargarsi, costituzione di nuovi parchi, eccetera…è un approccio ovviamente giustificato. Io sarei, ed ecco qui il paradosso, del parere invece che tutta l’Italia dovrebbe essere un parco e dovrebbero esserci solo alcune zone le quali possono purtroppo derogare a quei vincoli e a quelle caratteristiche tipiche della salvaguardia dell’ambiente.

E’ un po’ il ribaltare il concetto, è un paradosso, è qualche cosa a cui dobbiamo in prospettiva tendere, cioè far diventare tutto il territorio un’area protetta ma compatibile con le attività – come diceva l’Assessore Racchelli – pulite e adatte allo sviluppo dell’economia e della vita dell’uomo, però salvaguardando la natura.

Quindi con molto piacere Presidente, io assumo l’onore che Lei mi fa di dare inizio ufficialmente a questo Convegno, ma vorrei terminare unendo il mio augurio ai lavoratori della Sisma che attualmente si trovano in grandi difficoltà perché è giusto che anche in una riunione come questa, con tutt’altre finalità, non si dimentichi che il posto di lavoro è una delle conquiste fondamentali della nostra Società.

Luigi Manfredi - Vice Presidente Commissione Ambiente della Camera