La resina di larice, chiamata "largà", veniva estratta in Val di Cembra su ampia scala per usi industriali (solventi, vernici, colle, lacche ecc), trivellando alla base i tronchi più grossi. Una riserva non mancava mai nella farmacia casalinga, per estrarre le schegge di legno dalla pelle, come impacco per foruncoli, ascessi, reumatismi, nevralgie, per inalazioni in presenza di malattie delle vie aeree.
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