La Côte de Gargantua, posta a sud ovest di Aosta, sul versante destro orografico della Dora Baltea, si presenta come un cumulo allungato da sud verso nord-est con la sommità affilata e ripidi versanti. Questa caratteristica forma ha da sempre suscitato la curiosità della gente e stimolato la nascita di leggende alle quali si deve, tra l'altro, anche il nome della riserva; secondo una di queste credenze popolari, infatti, la Côte sarebbe il dito mignolo del leggendario gigante Gargantua sepolto sotto una coltre di detriti.
Le particolari condizioni di insolazione e aridità permettono lo sviluppo di una vegetazione xerotermofila ricca di specie di origine steppica o mediterranea
Tra gli arbusti spontanei tipici degli ambienti aridi si riconoscono il
Ginepro comune, l'Uva ursina e la rara e velenosa Dafne alpina (Daphe alpina). La flora erbacea ospita specie di particolare pregio, come l'Artemisia del Vallese (Artemisia vallesiaca), l'Astro spillo d'oro (Aster linosyris) e il Telefio d'Imperato (Telephium imperati) ma anche piante introdotte dall'uomo, quali il Papavero (Papaver rhoeas), l'Issopo (Hyssopus officinalis) e il Fiordaliso (Centaurea cyanus).
La Riserva è frequentata da piccoli roditori in cerca di cibo, uccelli rapaci e passeriformi ma, soprattutto, da rettili e invertebrati. Sono presenti la Lucertola muraiola (Podarcis muralis), il Ramarro (Lacerta viridis), il Biacco (Coluber viridiflavus), molte specie di Lepidotteri e Coleotteri.