A poco più di un miglio dalla costa di Torre Inserraglio, a 32 metri di profondità i fondali offrono la possibilità una suggestiva immersione sul relitto di una nave ricca di storia: il Neuralia.
La nave battezzata Neuralia fu costruita nel 1912 dai cantieri nautici Barclay Curle & Co., a Glasgow in Gran Bretagna, e destinata, inizialmente, al trasporto delle truppe indiane in Francia e successivamente in Gran Bretagna. Durante la prima guerra mondiale il Neuralia fu utilizzato come nave ospedale nel Mar Mediterraneo. Al termine della prima guerra mondiale tornò ad essere una nave passeggeri. Nel 1932 e per i successivi cinque anni fu usata come nave scuola per giovani inglesi, con destinazione Mar Baltico e Fiordi Norvegesi.
Con l'esplosione della seconda guerra mondiale il Neuralia tornò a svolgere mansioni militari, recandosi in Australia, per il trasporto di un grosso contingente di truppe fino al Canale di Suez per compiti di pattugliamento, e successivamente salpando per Cipro, per trarre in salvo i Ciprioti prima dell'invasione dell'Isola.
Nel 1944 partecipò, in qualità di nave appoggio allo sbarco in Normandia, dopo l'invasione da parte delle forze alleate, e compì circa 14 viaggi di andata e ritorno, trasportando circa 27.000 uomini tra ufficiali e truppe alleate sulle coste francesi. La vicenda del Neuralia si concluse il 1° Maggio del 1945, all'altezza di Torre Inserraglio, quando, dirigendosi a Taranto per prelevare prigionieri di guerra tedeschi, si scontrò con una mina galleggiante ed affondò poco dopo.
Nell'esplosione morirono quattro persone. Il relitto oggi è poggiato sul fondo ad una profondità massima di 33 metri, e ad un miglio circa di distanza dalla costa; non è integro a causa dei lavori effettuati nel dopoguerra per il recupero delle parti più importanti. Si può, tuttavia, ammirare ancora qualche elmetto militare e qualche maschera antigas. Sono suggestivi gli alberi, incrostati di spugne (Axinella cannabina, Axinella polypoides, Phorbas tenacior, Aplysina aerophoba), briozoi (il falso corallo Myriapora truncata e la trina di mare Sertella septentrionalis), policheti (tra cui la bellissima Filigrana implexa), e contornati dai pesci, che tra le lamiere trovano riparo: saraghi, cernie, aragoste, orate, murene e gronghi.