- Percorribilità: A piedi
- Interesse: Flora, Fauna, Bird watching, Geologia
- Dislivelli: in salita 740 m.
- Difficoltà: l'itinerario si svolge in un ambiente affascinante per severità e bellezza selvaggia. Nel rio Simon non vi sono punti d'appoggio, i dislivelli in salita ed in discesa non sono rilevanti la difficoltà è legata soprattutto alla lunghezza del percorso che può rivelarsi faticoso per le persone meno allenate. E' adatto ad escursionisti che abbiano un minimo d'esperienza in montagna. Necessaria la capacità d'orientamento e l'utilizzo della carta topografica.
- Tempi indicativi di percorrenza: 6 / 7 ore. Il percorso è effettuabile in una giornata, i tempi di percorrenza riportati sono indicativi di un passo normale e in condizioni favorevoli di percorribilità.
- Abbigliamento: adeguato alla stagione ed alla quota, calzature da montagna (scarponi).
- Periodo consigliato: evitare le giornate più calde di piena estate, per l'esposizione meridionale della Valle, che possono rendere il percorso davvero "rovente". Preferibili la primavera e l'autunno, quest'ultimo per i colori e le luci suggestive. Non sono da escludere escursioni nel tardo autunno, purché in assenza di suolo innevato e, naturalmente, tenendo conto della lunghezza del giorno. La neve, pur offrendo paesaggi incantevoli, interessanti e meritevoli d'essere apprezzati, può creare non poche difficoltà, soprattutto ad escursionisti poco attrezzati o non preparati adeguatamente ad affrontare percorsi su terreno innevato (capacità di valutazione del manto nevoso, del percorso da seguire, maggior allenamento, ecc.).
Da Ovedasso (fraz. di Moggio) si prosegue lungo la strada che costeggia le falde meridionali del monte Pisimoni verso Roveredo (fraz. di Chiusaforte). Appena oltrepassato il rio Secco, limite comunale di Moggio, si lascia l'auto su un piccolo spiazzo a sinistra e s'imbocca il marcato sentiero a mezzacosta verso gli stavoli Rauni (segnavia CAI n.424). Si prosegue verso nord, sempre sul sentiero CAI n.424, percorrendo in destra idrografica il selvaggio costone del rio Simon. A circa quota 950 m, poco a valle dell'ex casera la Cìta, si attraversa il rio Simon e si prosegue sino ad incrociare il sentiero CAI n. 425 da intraprendere verso valle in direzione dell'ex casera Tamaruç, stavoli della Conturate ed il crinale nord orientale del piccolo Belepèit. Seguendo il segnavia CAI n. 425, si percorre il versante occidentale del monte Belepèit, sino agli stavoli Polizza (745 m). Abbandonato a sinistra il segnavia CAI n. 425, che conduce a Chiusaforte, si devia decisamente a destra e s'imbocca il sentiero CAI n.425/a. Percorrendo un buon tracciato, si giunge ad un'insellatura ove sorgono gli stavoli di Polizza di là (774 m), quindi, in discesa agli stavoli Sterpèit (648 m) sino alla strada che porta a Roveredo, nei pressi del ponte sul rio Simon. In breve, seguendo la strada asfaltata (circa 2,5 km) si giunge alla località di partenza.