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Riserva naturale Villa Borghese



L'Area Protetta

Mappa di Avvicinamento
  • Gestore: Provincia di Roma
  • Sede: Via Tiburtina, 691 - 00159 Roma (RM)
  • Tel: 06/67663301
  • Fax: 06/43562126
  • Superficie: 46 ha circa
  • Provincia: Roma
  • Istituzione: L.R. 29/99
  • E-mail - aree protette gestite dalla Provincia di Roma: areeprotette@provincia.roma.it


Ambiente




La Riserva (42 ha circa) è totalmente di proprietà privata.
La Villa fu fatta costruire nel 1674 dal cardinale Vincenzo Costaguti e divenne, poi, proprietà dei Borghese. Tradizionalmente è denominata “Bell’Aspetto” per la sua posizione panoramica ed il suo valore estetico e rappresenta una risorsa di primaria importanza, considerando la posizione dell’area, ormai inglobata nel tessuto urbano di Anzio e Nettuno. La Villa storica si trova su un'altura che sovrasta con imponenza il mare, distante 500 mt. e comprende un complesso architettonico con annesso giardino storico risalente al diciassettesimo secolo. Le porzioni occidentali ed orientali sono costituite da terreni che nella loro impostazione risentono del passato utilizzo agricolo o forestale. La Riserva, attualmente, è divisa in cinque aree, appartenenti a diversi proprietari privati. Di notevole interesse è il sistema di vecchie gallerie scavate sotto la villa ed utilizzate durante la seconda guerra mondiale dal 6° Corpo della V Armata americana come quartiere generale, che costituisce un’autentica memoria di guerra.
Il parco storico è interessato da un fitto reticolo di viali e vialetti che uniscono alla funzione di collegamento quella di impostazione strutturale dell’area, che si ispira al giardino rinascimentale italiano le cui principali caratteristiche sono: la realizzazione di spazi chiusi con delimitazione di assi di simmetria; disposizione simmetrica delle aiuole e viali con l’uso di siepi di bosso e di alloro per la formazione di disegni e separazione degli spazi. Differisce, tuttavia, dal giardino classico rinascimentale italiano per la presenza di piante da frutto o aromatiche di derivazione dal giardino medievale e/o religioso e di palme nella zona d’ingresso che, sebbene utilizzate con impianto geometrico, risentono della ricerca di riprodurre ambienti esotici, tipici della cultura romantica del 1800.