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La storia «verde» di Milano fa centro«Medhelan» in lizza al Lucca Comics

SESTO LA GRAPHIC NOVEL CHE VA DAI CELTI ALLA NASCITA DEL PARCO NORD
(23 Lug 15)

di LAURA LANA SESTO SAN GIOVANNI UN «DISEGNO cosmico» sta alla base della fondazione di Milano per mano dei Celti. Una «disegno poetico» ha invece dato vita al Parco Nord. Ma il disegno dell'illustratore Beniamino Delvecchio e dell'autore Silvio Da Rù oltre a essere evocativo e suggestivo, capace di condensare 2500 anni di storia in 208 pagine, sarà anche tra i candidati del «Lucca Comics 2015».
«Medhelan, la favolosa storia di una terra», la graphic novel (disponibile per i lettori del Giorno a 8,90 euro più il prezzo del quotidiano) che racconta la genesi del Parco Nord e non solo, si gioca infatti il titolo di miglior volume italiano e in autunno sarà tra i protagonisti di quella che è considerata la più importante rassegna italiana del settore, seconda in Europa e terza al mondo, dopo il Comiket di Tokyo e il Festival international de la bande dessinée d'Angoulême in Francia.
Lo ha annunciato Da Rù, durante la presentazione del libro in Villa Visconti d'Aragona insieme all'assessore all'Ambiente di Sesto Elena Iannizzi, al presidente del Parco Giuseppe Manni e al direttore Riccardo Gini. «IL PARCO Nord nasce dalla visione poetica di un architetto, Francesco Borella, da qualcosa che non esisteva. È la potenza dell'immaginazione come forza propulsiva«, ha spiegato Da Rù. Così, proprio una delle prime tavole della graphic novel vede l'architetto nel 1967, mentre si oppone al piano edilizio cementificatorio e, davanti a una finestra, inizia ad abbandonarsi a una fantasia quasi mitica. «Quella stanza d'ufficio, che riunisce 12 consiglieri che devono decidere il futuro del Parco, è il filo conduttore della storia. L'architetto si oppone a quel progetto urbanistico perché capisce che manca qualcosa. Si perderebbe un valore, che è il passato. Un passato molto lontano». Che affonda le radici nella Milano fondata dai Celti, con la grande foresta magica, gli orsi che la popolavano, l'anfiteatro grande come il Colosseo. «Un luogo invisibile, che non ricordiamo e che possiamo solo ricostruire per congetture». Oggi c'è il Parco Nord. «Che non è solo una foresta, ma la dimostrazione di come la natura cerca di riappropriarsi dei suoi spazi e di come la terra nutre il pianeta», ha sottolineato Manni. «Il Parco compie 40 anni, conta 600 ettari ma il suo disegno non è affatto concluso ha rivelato Gini -. L'obiettivo ora è costruire un grande parco metropolitano, connettendo tutte le aree verdi del capoluogo e dell'hinterland».

Area Protetta: Diverse  |  Fonte: AREA Parchi
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