Rassegna stampa

È stato ispirazione per grandi artisti e scrittori come Leonardo, Bellotto, Vanvitelli fino a Manzoni che ne parla come «un amico, un fratello, un salvatore». Ora l'Adda sta attirando sempre più persone a Canonica alla mostra «Abdua fluens». Il titolo significa «acqua che scorre» e si riferisce al fiume, vero protagonista dell'evento: nelle sale di Villa Pagnoni, fino all'11 ottobre, una trentina di opere da collezioni private lombarde che, dalla fine del Settecento al secondo Ottocento, ritraggono i paesaggi dell'Adda.
La mostra, curata da Mario Marubbi, conservatore del museo di Cremona, e organizzata dal Comune di Canonica d'Adda in collaborazione con il Parco Adda Nord (e grazie al contributo della Bcc di Treviglio del Consorzio Bim), «vuole essere - sostengono gli organizzatori - un omaggio al territorio e al suo fiume».
Vedute familiari per chi vive lungo il fiume. Ne è un esempio il tempera su carta «Veduta di Vaprio e Canonica d'Adda», derivazione da Gaspar Van Wittel, detto il «Vanvitelli» (immagine di copertina del catalogo prodotto da Bolis Edizioni di Azzano San Paolo).
Aperta da martedì a venerdì, dalle 15 alle 20; il sabato e la domenica, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 20. • Pa. Po.