Rassegna stampa

 ANDREA FILISETTI- Un totem multimediale, materiale illustrativo, pannelli didattici: la biodiversità del Parco delle Orobie Bergamasche in bella mostra con il Centro Parco inaugurato ieri pomeriggio a Valbondione. Il primo della rete (che comprende anche punti informativi) che si intende realizzare attraverso il progetto «I Parchi verso Expo 2015, valorizzazione turistico-ricreativa delle aree protette montane».

«Partiamo da Valbondione in quanto paese simbolo della Valle Seriana e tra i più importanti per il nostro ente - spiega il presidente delParco delle Orobie Yvan Caccia -. Valbondione è anche l'unico Comune che usa il simbolo del Parco sulla sua carta intestata».

Il progetto vede il coinvolgimento anche dal Parco della Grigna settentrionale e dal Parco Orobie Valtellinesi. «Lavorare insieme ad altriparchi rappresenta un grande risultato - afferma il direttore del Parco Mauro Villa -: per la prima volta i tre soggetti si sono coordinati e hanno collaborato per lo sviluppo di un'app comune». L'app Alps Orobie Grigna Parks è scaricabile da www.parcorobie.it.

Educazione ambientale

Tra le principali finalità degli sforzi del Parco delle Orobie Bergamasche c'è da sempre la promozione dell'educazione ambientale. «Con il coinvolgimento delle amministrazioni comunali - aggiunge il presidente Yvan Caccia - pensiamo che questi luoghi possano essere sempre di più meta di scolaresche».

A Valbondione, oltre al centro inaugurato ieri nella palazzina in cui si trova la biblioteca, è previsto un secondo presidio all'ostello del Curò. Non lontano, nel territorio di Valgoglio, un altro punto informativo legato alla Valle Sanguigno. «Oltre al servizio di visite guidate in Valsanguigno - spiega il sindaco di Valgoglio Eli Pedretti -, ora si provvederà a realizzare alcune passerelle nella zona delle torbiere. Cerchiamo in tutti i modi di valorizzare il nostro ambiente. Questo angolo di paradiso è stato rilanciato proprio grazie a questa collaborazione con il Parco delle Orobie».

La rete del Parco in Valle Seriana si completerà con il centro a Bricconi di Oltressenda Alta, dove si stanno investendo risorse per far crescere diversi progetti. Il Parco delle Orobiedovrebbe anche a breve gestire la Baita Alpe Nevel (sopra il rifugio Alpe Corte). In Valle Brembana il Parco metterà in mostra il territorio a Roncobello, Cusio e a San Pellegrino (al Museo di storia naturale); in Valle di Scalve lo farà a Schilpario.

Dopo l'inaugurazione, nella sala polifunzionale adiacente al palazzetto dello sport, sono stati presentati gli esiti delle ricerche correlate al progetto «Bi.O.S. - Biodiversità Orobica in Valle Seriana».

Tra i temi di indagine, anche l'acqua. Nell'elenco degli argomenti anche gli effetti dell'attuale regolamentazione dei flussi idrici sul fiume Serio. «Dopo uno studio durato tre anni - spiega Michele Spariani -, abbiamo constato per esempio che le cascate non hanno particolare impatto sulla qualità ecologica del corpo idrico del corso d'acqua, avvicinandosi a quello che succederebbe con un normale temporale».