Rassegna stampa

 VARESE - IN CENTINAIA col naso all'insù, nei prati di Villa Toeplitz, per la grande notte delle stelle cadenti. La società astronomica «Schiaparelli» di Varese, che gestisce l'Osservatorio sul Monte Campo dei Fiori, ha organizzato anche quest'anno una serata di osservazione pubblica del fenomeno presso lo storico parco, nel rione Sant'Ambrogio di Varese.
Nell'occasione si è tenuta anche una conferenza introduttiva sul fenomeno con immagini e filmati. Sono state osservate poi, con l'ausilio di laser puntatori, le maggiori costellazioni estive e i più spettacolari oggetti astronomici attraverso i telescopi appositamente portati dall'Osservatorio. Niente posti a sedere, come previsto, ma tutti accomodati sull'erba con teli e coperte portati da casa. Gan folla, si diceva, e spettacolo affascinante. Chi non ha trovato modo di posteggiare ha proseguito verso il Sacro Monte e il Campo dei Fiori, trovando altri angoli per l'osservazione ma dovendo rinunciare a quella «guidata».
«LE METEORE che abbiamo osservato - ricorda Chiara Cattaneo - vengono chiamate dagli astronomi "Perseidi", poiché sembrano prospetticamente provenire tutte dalla costellazione del Perseo, che in queste serate abbiamo potuto osservare a Nord Est. Tale punto di partenza delle meteore è chiamato "radiante". Quest'anno l'assenza della Luna ha favorito molto le osservazioni: la sua luminosità può infatti cancellare la maggior parte delle meteore». Le meteore, così veloci ed effimere, sono impossibili da guardare attraverso un telescopio; per osservarle, nei giorni previsti, basta semplicemente sdraiarsi su una sedia reclinabile oppure per terra... armarsi di pazienza e guardare verso l'alto, verso Nord Est, dove brilla il Perseo. Proprio ieri intanto l'osservatorio astronomico varesino ha ricordato i cinque anni dalla morte del fondatore, il professor Salvatore Furia. R.V.